È dedicata all’attività artistica di Erminio Tansini la mostra aperta fino al 26 giugno nella Fortezza Firmafede di Sarzana.
“Intrecci” è il titolo dell’iniziativa, che presenta varie decine fra dipinti a olio su tavola, lavori in legno e scatti fotografici, che documentano un quarto di secolo della creatività tansiniana.
Molto legato a Piacenza, l’autore dedica spazio in quest’evento al territorio piacentino: soprattutto, nelle sezioni dedicate alla scultura e alle immagini, che hanno come protagoniste le opere lignee prodotte dall’artista con ceppi, radici, rami e tronchi rinvenuti sulle spiagge e lungo i torrenti.
Larga parte è recuperata nella Valtrebbia, da cui provengono tutti i materiali dei soggetti scultorei esposti alla Fortezza Firmafede.
È il medesimo genere di creazioni con cui Erminio Tansini ha partecipato alla 57ª Biennale di Venezia, nel 2017.
Dall’anno successivo questo tipo di sculture sono al centro di «Forme sfuggenti»: rassegna che allestisce set fotografici in cui i lavori tansiniani sono ambientati e ritratti presso luoghi scenografici o inusuali come siti archeologici, passi alpini, castelli, radure boschive, scogliere, corsi e specchi d’acqua.
La serie sta svolgendosi fra Austria, Francia, Italia, Principato di Monaco e Svizzera.
Ha fatto tappa anche a Piacenza e dintorni: lungo il Po vicino al Ponte Strallato di San Rocco al Porto e all’Isola Serafini, fra Monticelli d’Ongina e Castelnuovo Bocca d’Adda; presso il Castello di Montechiaro a Rivergaro; sulle rive del Lago di Trebecco fra Zavattarello e Alta Val Tidone; lungo il torrente Nure a San Giorgio Piacentino.
Nello specifico, “Intrecci” presenta alcuni scatti ripresi al Ponte Gobbo di Bobbio, sulla Pietra Perduca di Travo, presso il Castello di Riva a Ponte dell’Olio e vicino ai ponti sul Po fra Cremona e Castelvetro Piacentino.
Queste immagini si affiancano a un panorama fotografico che nella mostra sarzanese, oltre all’Emilia-Romagna, spazia fra Alvernia-Rodano-Alpi, Grigioni, Liguria, Lombardia, Monaco, Piemonte, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Tirolo, Toscana e Trentino-Alto Adige.
Curata da Davide Tansini, “Intrecci”è il quinto appuntamento del ciclo «Forme, materia, colore»: interamente dedicata all’arte tansiniana, la rassegna sta tenendo eventi diffusi, itineranti e multimediali nel Centro-Nord Italia.
Il debutto della serie è avvenuto nel 2018 proprio con una mostra a Piacenza, che è stata nuovamente scelta come location espositiva due anni più tardi.
L’iniziativa di Sarzana è corredata da testi di critica artistica a firma di Marina Arensi, Tiziana Cordani, Dragana Kostic, Kevin McManus, Riccardo Melotti e Giorgio Segato.
Inoltre, sono presenti interpretazioni delle sculture di Erminio Tansini, fornite da osservatori residenti in Francia, Guatemala, Italia, Russia e Serbia.
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