Insetti a tavola, Coldiretti Piacenza: “Interrogativi sul piano della salute e della sicurezza” – AUDIO

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Proseguiamo il nostro approfondimento sul tema degli insetti a tavola, argomento che sta facendo discutere sia a livello nazionale che locale. Dopo aver sondato gli aspetti inerenti alla salute attraverso l’opinione della dietologa Monica Maj, cerchiamo di capire le implicazioni sotto l’aspetto economico.

Insetti a tavola, Coldiretti Piacenza: “Interrogativi sul piano della salute e della sicurezza da non trascurare”. L’addetta alle relazioni esterne della sezione locale Alessandra Lucchini è intervenuta su uno dei temi del momento a Radio Sound.

Come Coldiretti chiediamo assolutamente garanzie maggiori sulla tracciabilità e sulla provenienza di questi insetti. Si tratta di alimenti che sono stati oggetto di valutazione dell’Efsa. L’autorità alimentare Europea però nel suo parere scientifico ha rilevato che il consumo di questi insetti può causare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Inoltre la maggior parte di questi nuovi prodotti arriva da paesi extraeuropei, che sono da anni ai vertici nelle classifiche di allarmi alimentari.

C’è preoccupazione

Per noi è preoccupante perché siamo la patria del cibo buono, quello sano e sostenibile che fa bene alla salute e all’ambiente. L’agricoltura italiana è la più green d’Europa. Negli ultimi 10 anni c’è stato un taglio record sull’uso dei pesticidi. Non solo, perché noi abbiamo i prodotti che sono alla base della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio Unesco. Anche nel 2023 si è classificata come migliore dieta al mondo, propio per gli effetti che dà alla salute e alla longevità. Sentire parlare di insetti nel piatto è ovvio che rappresenta una minaccio a tutte quelle che sono le nostre tradizioni e le nostre eccellenze che noi invece vogliamo difendere.

Insetti a tavola, Coldiretti Piacenza: AUDIO intervista ad Alessandra Lucchini addetta alle relazioni esterne

Le larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus) congelate, in pasta, essiccate e in polvere possono essere commercializzate in Ue come nuovo alimento dal 26 gennaio. Il tutto sulla base del regolamento della Commissione europea che ha autorizzato la società Ynsect NL B.V. ad immettere nel mercato europeo queste larve nell’ambito della normativa comunitaria sui novel food. 

Una novità che fa seguito  al via via libera anche al grillo domestico (Acheta domesticus), alla larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e alle cavallette (Locusta migratoria) per uso alimentare umano, ed altre domande sono in lista di attesa. 

La posizione di Coldiretti

Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti – e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. 

Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – continua la Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari. 

E’ necessario pertanto – secondo la Coldiretti – garantire la trasparenza dell’informazione sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul paese di provenienza. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare – conclude la Coldiretti – è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.

Le larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus) congelate, in pasta, essiccate e in polvere potranno essere commercializzate in Ue come nuovo alimento dal 26 gennaio. E’ quanto annuncia la Coldiretti sulla base del regolamento della Commissione europea che ha autorizzato la societa’ Ynsect NL B.V. ad immettere nel mercato europeo queste larve nell’ambito della normativa comunitaria sui novel food. Il loro utilizzo è permesso  – sottolinea la Coldiretti – in una serie di alimenti come pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre. Una novità che fa seguito – ricorda la Coldiretti – al via via libera anche al grillo domestico (Acheta domesticus), alla larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e alle cavallette (Locusta migratoria) per uso alimentare umano, ed altre domande sono in lista di attesa. Si tratta peraltro di alimenti che sono stati oggetto di valutazione dell’Efsa, l’autorità alimentare Europea che però – precisa la Coldiretti – nel suo parere scientifico ha rilevato che il consumo di questi insetti può causare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Siamo di fronte ad una accelerazione che non sembra interessare i consumatori europei e soprattutto gli italiani che, per la grande maggioranza, non porterebbero mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale: il 54% è infatti contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%, favorevole il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”.

Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti – e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – continua la Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.

E’ necessario pertanto – secondo la Coldiretti – garantire la trasparenza dell’informazione sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul paese di provenienza. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare – conclude la Coldiretti – è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.

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