Presentato in Provincia il Rendiconto Sociale INPS Piacenza – anno 2023. Il Rendiconto Sociale è il più importante e dettagliato documento con cui l’Istituto, nell’esercizio delle sue funzioni, mette a disposizione delle Istituzioni, delle parti sociali, degli Istituti di ricerca e di istruzione, la rendicontazione dei propri dati, sia per quanto concerne le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità ed all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, coi cittadini e con le imprese.
La presentazione del Rendiconto sociale, oltre ad essere momento di condivisione di informazioni e conoscenze, è anche l’occasione per rafforzare il dialogo, la collaborazione fra l’Inps e i molteplici interlocutori presenti sul territorio, ad iniziare dalle Istituzioni e dagli enti pubblici locali, dalle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, dal mondo associativo, dai Patronati e dagli altri intermediari accreditati della nostra provincia. Questa apertura al territorio consente all’Istituto di capire meglio quali sono i problemi concreti e come potere costantemente migliorare la qualità dei propri servizi, superando, laddove esistono, gli elementi critici, in una logica non autoreferenziale”.
L’Inps ha dato seguito a quanto previsto dal Governo, confermandosi l’Ente più importante del Paese, soggetto determinante con la propria opera, a dare il proprio contributo al miglioramento economico e sociale.
Attualmente l’Istituto sta cercando di rafforzare e migliorare i tempi delle risposte, per migliorare la soddisfazione degli Utenti, avvalendosi anche dei buoni rapporti, franchi e corretti, che ha con le parti sociali: Enti di Patronato, CAF, Professionisti e tutti gli Intermediari Istituzionali della Provincia. Si è consapevoli che la capacità di realizzare i propositi di miglioramento dell’azione dell’Istituto sono più facilmente conseguibili col dialogo con tutti. Il Comitato nell’ambito delle varie problematiche istituzionali ha attenzionato anche l’attività svolta in materia di invalidità civile dall’INPS, per quanto riguarda la parte amministrativa, e dall’Ausl per la parte sanitaria.
“A tal proposito abbiamo avuto incontri importanti con: la Direttrice generale dell’Ausl di Piacenza, con il Signor Questore, con il Signor Prefetto, con l’Amministrazione provinciale e con altre istituzioni per una continua e proficua interlocuzione. Il Comitato continuerà a lavorare in sinergia con la Dirigenza dell’INPS, per migliorare gli standard qualitativi e quantitativi, volti a migliorare i tempi di risposta dei servizi da rendere agli Utenti“.
Il panorama sociodemografico
Il panorama sociodemografico della Provincia di Piacenza, in linea con la tendenza regionale, risulta essere caratterizzato da un andamento naturale con saldo negativo costante, consequenziale ad una progressiva diminuzione delle nascite a fronte di un numero tendenzialmente stabile di decessi. L’aspettativa di vita alla nascita presenta un andamento prevalentemente positivo durante l’arco temporale preso in esame. Si denota un andamento oscillatorio all’interno della Provincia sia del numero degli emigrati sia del numero degli immigrati.
Per quanto riguarda l’incidenza dei fenomeni migratori sulla popolazione, relativamente agli emigrati, questa risulta in linea con quanto accade sia a livello regionale sia a livello nazionale, mentre per gli immigrati l’incidenza risulta superiore sia rispetto al dato regionale sia rispetto al dato nazionale. Picchi negativi per quanto concerne l’aspettativa di vita ed il saldo migratorio a cavallo del biennio 2020-2021 sono da intrepretare come naturale conseguenza dell’emergenza epidemiologica; tuttavia, a partire dal 2022 si assiste ad un miglioramento del contesto demografico.
Il mercato del lavoro
Nella Provincia di Piacenza, nel 2023 si osserva un saldo netto occupazionale positivo, dovuto ad un numero maggiore di assunzioni rispetto alle cessazioni. Rispetto all’anno precedente, si assiste, per gli italiani ad un lieve aumento delle assunzioni a tempo indeterminato e ad una riduzione delle assunzioni a tempo determinato. Per gli stranieri, si osserva invece un aumento sia delle assunzioni a tempo indeterminato sia delle assunzioni a tempo determinato. Nella Provincia è possibile osservare un aumento del tasso di occupazione, a fronte di una riduzione del tasso di inattività. Rimane sostanzialmente invariato il tasso di disoccupazione.
Entrate contributive, recupero crediti e vigilanza
La Provincia di Piacenza ha segnato un aumento delle riscossioni per Entrate contributive, coerentemente con quanto risulta a livello regionale. Relativamente alla Vigilanza Documentale le irregolarità riscontrate risultano pari a 645, ovvero a circa il 75% del totale delle verifiche effettuate, mentre i rapporti di lavoro fittizi ammontano a 71, ovvero a circa il 7% delle verifiche totali. Per quanto concerne i dati inerenti alla regolarità contributiva, è possibile osservare come il numero di richieste di certificazione sia aumentato rispetto al 2022 e si conferma una netta maggioranza di DURC regolari rispetto a quelli irregolari.
Ammortizzatori sociali
Nella Provincia di Piacenza si è riscontrata una lieve diminuzione dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro, nonostante l’aumento delle domande accolte di NASpI. Per quanto riguarda questa prestazione l’Istituto eroga il beneficio entro 30 gg per circa l’88% delle domande accolte, percentuale inferiore sia rispetto al dato regionale, pari a circa il 90%, sia rispetto al dato nazionale, pari a circa il 91%.
È possibile riscontrare la stessa tendenza per quanto concerne il numero dei beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro, nonostante un maggiore ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. È da considerare che la Cassa Integrazione in deroga è una prestazione conclusasi nel 2022. Per la Cassa Integrazione Ordinaria sono aumentati i tempi medi di attraversamento da domanda ad autorizzazione, passando da 7 gg a 23 gg, rimanendo comunque al di sotto sia della media regionale sia della media nazionale. Relativamente ai FIS, si assiste ad un notevole incremento dei tempi di attraversamento che passano da 51 gg a 314 gg, risultando sostanzialmente superiori sia rispetto alla media regionale sia rispetto alla media nazionale.
Prestazioni pensionistiche e previdenziali
Nel quadriennio 2020-2023 il numero delle pensioni IVS liquidate ha seguito un andamento tendenzialmente decrescente. Il 2020 in particolare rimane l’anno con il maggior numero di pensioni liquidate. Nella Provincia di Piacenza l’importo medio mensile delle IVS liquidate, sia per le femmine sia per i maschi risulta più basso rispetto alla media regionale e più alto, sia per le femmine sia per i maschi, rispetto alla media nazionale. Nel 2023 nella Provincia sono vigenti circa 94 mila pensioni IVS, l’importo medio delle vigenti risulta per le femmine, inferiore rispetto alla media regionale e in linea con la media nazionale, mentre per i maschi risulta in linea rispetto alla media regionale e superiore rispetto alla media nazionale.
È possibile osservare come i tempi di accoglimento delle Pensioni di Gestione Privata e Gestione Pubblica, nella maggior parte dei casi, non superino i 30 gg.
In relazione alle anticipazioni pensionistiche, il numero di domande accolte per quanto concerne la prestazione di Opzione Donna è notevolmente diminuito. Si segnala che nel 2023 è stata introdotta la nuova prestazione Quota 103. Relativamente ad APE sociale e Lavoratori Precoci, per l’anno 2023 si conferma la tendenza del 2022, con dati in crescita.
Prestazioni assistenziali e sociali
Nella Provincia di Piacenza nel quadriennio 2020-2023 il numero di prestazioni liquidate per invalidità civile presenta un andamento tendenzialmente crescente. Sono diminuiti i tempi medi di fase sanitaria e amministrativa passando da 99 gg a 89 gg, dato inferiore sia a quello regionale sia al dato nazionale. Nel 2023 sono state accolte circa il 50,5% delle domande presentate per RdC e PdC, in linea con quanto accaduto nel 2022.
La prestazione di RdC si è conclusa nel 2023 e verrà sostituta dall’Assegno di Inclusione (ADI) e dal Supporto Formazione Lavoro (SFL). Nel marzo 2022 l’Assegno al Nucleo Familiare è stato sostituito dall’Assegno Unico e Universale, nel 2023 si assiste ad un aumento della platea di nuclei beneficiari della prestazione; tuttavia, l’Assegno al Nucleo Familiare viene ancora erogato a favore di alcune categorie specifiche di beneficiari.
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