Cronaca Piacenza

Infortunio sul lavoro o comune malattia? Il caso di un’infermiera piacentina risolto grazie a Epaca

Timbra il cartellino di uscita dal posto di lavoro per recarsi alla mensa durante la pausa pranzo, cade riportando una grave frattura scomposta alla mano.  Il fatto è accaduto a un’infermiera piacentina, che oltre al danno subito, si era vista valutare le circostanze non come infortunio sul lavoro, ma come semplice malattia.

“Un fatto tutt’altro che isolato” spiega Riccardo Piras, responsabile del Patronato Epaca di Coldiretti Piacenza, che ha seguito tutte le pratiche della donna, ottenendo la positiva modifica della causale dell’assenza. “Sono frequenti i casi – spiega Piras – in cui il lavoratore presenta al datore di lavoro un certificato medico di infortunio e successivamente l’INAIL disconosce l’evento trasmettendolo per competenza all’INPS. Ed ecco che il ruolo il Patronato Epaca nella gestione dei casi controversi è strategico e fondamentale. Sì perché una classificazione inadeguata del sinistro può avere conseguenze negative non solo nel breve, ma anche nel lungo termine.”

L’assicurazione Inail infatti tutela sia gli infortuni sia le malattie professionali, partendo dalle prestazioni di carattere economico come l’indennità economica sostitutiva della retribuzione, erogata per tutto il periodo in cui il lavoratore non è in grado di svolgere la propria attività lavorativa, fino alla valutazione dei postumi permanenti. Alla chiusura dell’infortunio, i medici dell’Inail devono verificare la presenza di un residuo danno alla salute che, se riconosciuto, porta all’erogazione di una ulteriore prestazione una tantum in capitale o a una rendita mensile per i casi più gravi.

Inoltre il riconoscimento della causa professionale del danno permette la richiesta di aggravamento, una revisione entro dieci anni dall’evento in caso di infortunio e entro 15 anni per le malattie professionali, oltre che ad agevolare i servizi di riabilitazione e reinserimento lavorativo.

In questa vicenda l’Istituto, a fronte della presentazione del dettagliato ricorso di Epaca contenente ulteriori precisazioni e la descrizione particolareggiata di quanto avvenuto, ha riconosciuto l’Infortunio, segno concreto di quanto l’Ente tenga alla tutela dei lavoratori.

Profonda soddisfazione per la positiva risoluzione della vicenda è stata espressa anche da Renata Tommasi, che guida la segreteria provinciale di NurSind che ha indirizzato l’infermiera a Epaca. “Da diverso tempo – ha ricordato – i nostri iscritti a NurSind sono seguiti dal Patronato Epaca di Coldiretti Piacenza. Un’assistenza che rafforza il costante impegno di NurSind a intervenire sugli aspetti contrattuali, organizzativi ed economici del lavoro degli infermieri del Servizio Sanitario e, quindi, aiuta a tutelare e valorizzare la nostra categoria.”

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