La Regione è pronta ad affrontare l’influenza autunnale? A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi), la cui richiesta prende le mosse da quanto avvenuto con l’epidemia da coronavirus.
“In una situazione – ad oggi non da escludere – di un possibile scenario di ritorno dei contagi da Covid-19 nella prossima stagione autunnale, aggiungere le difficoltà di diagnosi di sindromi simil-influenzali (ILI), oltre ai danni da agenti infettivi particolarmente incidenti durante tutti gli inverni, a quelli di Covid-19 potrebbe rendere la situazione critica”, spiega il consigliere, per il quale “da un punto di vista clinico occorre arrivare al più presto ad avere strumenti diagnostici affidabili per fare diagnosi differenziale fra COVID e altri virus, migliorando la diagnostica per identificare ancora più adeguatamente i nuovi focolai e predisporre gli isolamenti fiduciari”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se abbia già previsto la pianificazione di un programma di prevenzione da virus influenzali e parainfluenzali e in quale ordine e misura; se abbia già provveduto alla predisposizione, secondo l’urgenza indicata dal ministero della Salute stesso, di gare per le forniture dei vaccini anti-influenzali con quantitativi idonei ad aumentare la copertura, considerato che sono numerosi i Paesi che hanno già opzionato quantitativi aumentati di vaccini anti-influenzali per la prossima stagione invernale e che i quantitativi disponibili a livello internazionale sono limitati, dato che vige il principio della maggiore disponibilità per chi opziona prima i quantitativi di dosi”.
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