Influenza, sottovalutata, ritenuta spesso una malattia innocua, può invece riservare brutte sorprese, cioè complicanze anche serie. Soprattutto nelle persone più fragili: anziani, donne in gravidanza, bambini molto piccoli, adulti con patologie croniche. L’#influenza è alle porte e arriva il momento di difendersi con la #vaccinazione.
Nella scorsa stagione in Emilia-Romagna sono state colpite circa 579mila persone, con 172 casi gravi, nella grande maggioranza persone non vaccinate. A Piacenza si sono registrati 12 casi gravi con 4 decessi.
Sempre più persone scelgono di vaccinarsi. A Piacenza sono state 55.213 persone, di cui 40mila ultra65enni. Migliorano in modo significativo anche le coperture per gli operatori sanitari, passate dal 23,9 per cento del 2017-2018 al 32,9 per cento del 2018-2019.
L’obiettivo della campagna è quello di proteggere le persone più a rischio di gravi complicanze: la vaccinazione è riconosciuta come uno dei mezzi disponibili più sicuri ed efficaci. Oltre a proteggere individualmente dalla malattia e dalle complicanze, è in grado di ridurre la circolazione dei virus influenzali nella popolazione e di rallentarne la diffusione, con beneficio per chi ci sta accanto e per tutta la collettività.
Negli ambulatori dei medici e dei Pediatri di famiglia e negli ambulatori vaccinali di città e provincia stanno arrivando le 78mila dosi di vaccini acquistati dall’Ausl.
Per chi è gratuita e necessaria:
Febbre, tosse, dolori articolari, mal di testa, spossatezza. Il periodo dell’influenza è ormai vicino; la Regione Emilia-Romagna è pronta. Negli ambulatori dei medici di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Usl sono già in distribuzione quasi 1 milione di dosi vaccinali. Per il Piacentino sono destinate 78 mila dosi di vaccino. Perché se la maggior parte delle persone colpite guarisce entro una settimana, l’influenza può riservare anche complicazioni serie; soprattutto tra gli individui più fragili, le cosiddette “categorie a rischio”. Si parla di anziani, adulti con patologie croniche, bambini molto piccoli e donne in gravidanza, per le quali quest’anno è prevista la vaccinazione gratuita indipendentemente dall’età gestazionale.
Lo ricorda la campagna di comunicazione per la vaccinazione antinfluenzale del Servizio sanitario regionale, che partirà tra pochi giorni, il 28 ottobre. “Non farti influenzare, proteggi la tua salute”, recita lo slogan sulla locandina; locandina che fornisce tutte le informazioni utili sulla vaccinazione: per chi è gratuita e necessaria, quando e dove vaccinarsi, come prevenire la diffusione dell’influenza. Influenza che nella scorsa stagione (2017-2018), ha colpito in Emilia-Romagna circa 579mila persone; si è caratterizzata per l’intensità alta, soprattutto per numero di casi gravi (172), nella grande maggioranza persone non vaccinate.
E sempre più persone scelgono di vaccinarsi: 785.953 la scorsa stagione (17,6% della popolazione complessiva), con un +7% rispetto all’anno precedente. Migliorano anche in modo significativo le coperture per gli operatori sanitari, passate dal 29,6% del 2017-2018 al 39,5% del 2018-2019; se poi si utilizza il nuovo denominatore, che tiene conto solo degli operatori addetti all’assistenza, il valore si alza fino al 42,8%. Infine, un lieve trend in crescita si è registrato anche nella popolazione dai 65 anni in su (dal 53,1% al 54,6%), ma ancora lontano dall’obiettivo del 75% previsto a livello nazionale.
La vaccinazione antinfluenzale è gratuita per determinate categorie di persone: donne in tutto il periodo della gravidanza, adulti e bambini con patologie croniche, anziani a partire dai 65 anni, operatori sanitari e socio-sanitari, addetti ai servizi essenziali (come insegnanti, forze dell’ordine, addetti al trasporto pubblico), donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli. Si somministra negli ambulatori dei medici di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Ausl.
Sono i medici di famiglia a somministrare il vaccino e ogni anno lo si propone gratuitamente a tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna; quest’anno saranno quindi i nati nel 1954 a ricevere una lettera a casa inviata dalle Aziende sanitarie. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco si fa una sola volta nella vita; perché conferisce una protezione duratura. Nella scorsa stagione le persone vaccinate (quelle nate nel 1953) sono state 18.115, con una copertura del 35,6% rispetto alla popolazione interessata, pari a 50.826 cittadini (al 31 dicembre 2018).
Oltre alla fascia dai 65 anni in su, chi rischia maggiormente di sviluppare una malattia da pneumococco sono i bambini più piccoli. Per questo, in Emilia-Romagna dal 2006 si vaccinano i bimbi nel primo anno di vita, e ciò ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4: da una media di 5 casi all’anno prima della vaccinazione si è passati a 2 all’anno negli anni successivi.
Inoltre, per la seconda stagione consecutiva la Regione ha reso disponibile un’altra offerta, sempre gratuita per i 65enni e per alcune categorie a rischio: quella contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”. L’invito riguarda gli interessati già dai mesi estivi. La vaccinazione, che dà una protezione duratura e pertanto si esegue una sola volta nella vita, si effettua solo negli ambulatori di igiene e sanità pubblica.
Nell’ambito della campagna di comunicazione per la vaccinazione antinfluenzale della Regione, è stato realizzato anche un percorso informativo dedicato ai donatori di sangue (“Mi vaccino per continuare a donare”), annoverati tra le categorie a rischio in quanto “soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo”. Pertanto, anche quest’anno sarà offerta ai donatori la possibilità di vaccinarsi gratuitamente sia presso gli ambulatori dei medici di medicina generale che nei servizi vaccinali.
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