Imprese piacentine, il miglioramento economico dell’estate non ha avuto seguito nei mesi successivi. Lo ha spiegato a Radio Sound il direttore di Confindustria Piacenza Luca Groppi analizzando i dati del 2020 rispetto a quelli dell’anno precedente.
A marzo e aprile abbiamo avuto i dati più negativi. Ricordo che marzo 2020, sullo stesso mese del 2019, ha visto un calo di fatturato delle nostre aziende del 38%. In maggio quando ha cominciato a risalire il segno meno era ancora però del 23%. Per cui abbiamo fatto tre mesi dove possiamo considerare un calo medio delle imprese manifatturiere piacentine del 35%. Il rimbalzo che ci aspettavamo nell’estate ha visto il risultato migliore in luglio quando il calo è stato solo del 4%, però dobbiamo registrare che il miglioramento non ha avuto seguito da agosto in poi. Infatti negli ultimi tre mesi i cali di fatturato sono stati mediamente dall’8 al 10%. Insomma c’è stato un miglioramento, ma non sufficiente per recuperare tutto il passo perduto.
Quale lettura possiamo dare a questo andamento semestrale?
“Il rimbalzo estivo era prevedibile, perché le aziende con la chiusura primaverile si sono trovate con delle attività da finire. Quindi appena riaperto hanno evaso gli ordini che avevano. In realtà la riapertura non ha visto uno scenario di assoluta tranquillità perché avevamo ancora dei blocchi al trasferimento delle persone e alcuni paesi ancora con limitazioni. In estate c’è stato un po’ di ossigeno, ma pensare che siamo ancora un 10% sotto rispetto ai mesi del 2019 rende l’idea come il ritorno alla normalità sia tutt’altro che scontato e facile“.
Imprese piacentine, il direttore di Confindustria Piacenza Groppi: il miglioramento di fatturato a luglio non ha avuto seguito – AUDIO
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