Fermate del treno regionale a Pontenure e Cadeo, al centro di una nota polemica del Consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri che ha bollato la risposta ad una precedente interrogazione dell’Assessore regionale ai trasporti Corsini come: “Un grande scaricabarile nei confronti della società Trenitalia Tper senza pensare a soluzioni che possano migliorare il servizio già in essere”.
Fermate treno Pontenure e Cadeo l’interrogazione
Nell’interrogazione Tagliaferri aveva segnalato che – nella tratta ferroviaria da Bologna a Parma insiste un’ampia offerta commerciale di treni viaggiatori che effettuano la fermata in tutte le stazioni. Diversamente, nella tratta Parma- Piacenza le stazioni di Castelguelfo,Cadeo e Pontenure nel piacentino sono marginalmente coperte da tale servizio, sottolineando che nel territorio piacentino c’è una insoddisfatta domanda di utenzapendolare di lavoratori e studenti, soprattutto universitari, nelle fermate di Cadeo (PC) e Pontenure (PC), obbligata a spostamenti con mezzi propri per raggiungere le stazioni di Piacenza o Fiorenzuola (PC).
Fermate treno Pontenure e Cadeo i pendolari
Un problema – continua Tagliaferri – che riguarda i pendolari che si dirigono a Milano per i quali è disponibile un solo treno al mattino e nessun treno per il ritorno serale con fermata a Cadeo e Pontenure; mentre per i pendolari in direzione Parma/Bologna l’offerta è leggermente superiore con 4 corse in direzione Parma e 3 in direzione Piacenza, corse che tuttavia non soddisfano le esigenze e le necessità dei lavoratori e degli studenti fuori sede, pertanto si ritiene opportuno – continua nell’interrogazione Tagliaferri – che almeno alcuni treni Regionali Veloci tratta Bologna-Milano e viceversa, che già attualmente fermano in tutte le località eccetto Castelguelfo,Pontenure e Cadeo, fermino anche in questi Comuni.
Fermate treno Pontenure e Cadeo impatto ambientale
Il Consigliere Tagliaferri ha sottolineato l’importanza dell’impatto che la rete ferroviaria e i treni in transito hanno avuto ed hanno tuttora sul nostro territorio in termini di disagi al traffico ciclopedonale e veicolare,nonché di inquinamento acustico-ambientale e di frazionamento del territorio urbano ed agricolo; a come grazie ai mezzi pubblici, e in particolare con i treni, si riducano gli spostamenti con automobili, e di conseguenza l’impatto ambientale in termini di inquinamento si riduce;
Senza dimenticare che – nella tratta Bologna-Milano si va a concentrare oltre il 25% dell’introito da tariffa rispetto al contratto di servizio in essere ed è in tale tratta che si concentra il maggiore bacino di utenti quotidiani per l’intero anno;
Conclusioni
Tagliaferri nella sua nota conclude:“È una questione di scelte politiche e di priorità: evidentemente per la Regione i cittadini della provincia di Piacenza non hanno diritto ad un sistema di trasporti “utile” e capillare”- conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.
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