Sono partiti nei mesi scorsi i lavori di adeguamento dell’impianto per il trattamento delle acque reflue del Comune di Rottofreno, sito nella zona artigianale in località Ponte Trebbia nel territorio del Comune di Calendasco (PC), in adiacenza alla sponda sinistra del Fiume Trebbia.
Alla presentazione dei lavori di questa mattina erano presenti il Sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi, il Sindaco di Rottofreno Paola Galvani, la responsabile servizio regolazione tecnica Reggio Emilia, Parma e Piacenza dell’area servizio idrico Atersir Sara Melone e i tecnici IRETI.
L’impianto di Rottofreno permette di trattare reflui con una potenzialità pari a 16.000 abitanti (ab.equivalenti), depura le acque reflue degli agglomerati di Rottofreno, San Nicolò, del Nucleo Industriale di San Nicolò e Ponte Trebbia di Calendasco, attraverso un processo a fanghi attivi con denitrificazione e nitrificazione per la rimozione dei composti azotati e defosfatazione chimica. I lavori consisteranno nel recupero funzionale dei manufatti esistenti e nella realizzazione di un nuovo comparto di sedimentazione, nonché nell’adozione delle tecnologie più moderne del settore, pur non prevedendo la modifica dell’attuale potenzialità, L’adeguamento dell’impianto permetterà il raggiungimento di maggiori rendimenti depurativi e garantirà un significativo miglioramento della qualità delle acque scaricate nel Fiume Trebbia.
Data la vicinanza dell’impianto di depurazione ad importanti infrastrutture viarie (Via Emilia Pavese; Ferrovia Piacenza-Voghera; Autostrada A21), l’area di espansione dell’impianto è stata sottoposta a bonifica da ordigni residuati bellici inesplosi per garantire la sicurezza delle operazioni di scavo necessarie per la costruzione dei nuovi sedimentatori.
All’avvio delle operazioni di bonifica bellica, a seguito del rinvenimento di rifiuti di cui non è stato possibile risalire all’origine è stato inoltre necessario provvedere alla loro rimozione e smaltimento, in accordo con gli Enti competenti. A completamento delle opere di adeguamento dell’impianto di trattamento, saranno effettuati interventi di difesa spondale per garantire un’adeguata protezione dell’area dell’impianto ed un corretto deflusso delle portate del Fiume Trebbia. L’importo complessivo per l’intervento di adeguamento dell’impianto ammonta a 2.500.000 euro, finanziati nel Piano d’Ambito dall’assemblea dell’Autorità d’Ambito di Piacenza.
Le opere di adeguamento rientrano tra gli interventi previsti dalla delibera della giunta regionale della Regione Emilia-Romagna n. 569 del 15/04/2019, come integrata e modificata dalla delibera n. 2153 del 20/12/2021, finalizzata al miglioramento della qualità delle acque reflue urbane. L’impianto, completamente rinnovato, sarà completamente operativo entro il 30 Giugno 2023.
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