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Gianni Amelio: “Dimenticare Braibanti sarebbe un’ingiustizia nell’ingiustizia, merita di essere ricordato insieme alla sua arte” – AUDIO

Solo martedì scorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia era stata la giornata de Il Signore delle formiche, l’ultimo film di Gianni Amelio, presentato in concorso, che racconta la vicenda umana e giudiziaria dell’intellettuale piacentino Aldo Braibanti, condannato negli anni 60 a sei anni di carcere dopo un discusso processo per plagio. Dopo l’anteprima al Lido, il film uscirà in sala e con l’occasione Bottega XNL, il progetto culturale del Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica “XNL Piacenza” della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha organizzato un incontro gratuito aperto al pubblico, in anteprima nazionale, proprio con il regista Gianni Amelio, i protagonisti Luigi Lo Cascio, Elio Germano e Leonardo Maltese e il produttore Simone Gattoni, arrivati a Piacenza direttamente da Venezia. A coordinare questo appuntamento d’eccezione sono stati i critici cinematografici Anton Giulio Mancino ed Enrico Magrelli.

Sarebbe stata un’ingiustizia nell’ingiustizia dimenticare il caso Braibanti e lo stesso Braibanti, come poeta e come drammaturgo, come intellettuale. Come persona mite, per usare le parole di Pasolini, che ha subito qualcosa di talmente ingiudicabile da meritare non solo un film ma una riscoperta del suo teatro e della sua opera. Braibanti è stato punto di riferimento per grandi come Carmelo Bene e Pasolini”, ha spiegato Amelio.

Girare questo film è stato un impegno non solo professionale ma anche di natura umana. Io ho conosciuto Aldo molto tardi, poco prima che morisse, però ci siamo incrociati tante volte a Roma. Inoltre io sono stato due volte alle udienze del suo processo“.

LA SERATA A XNL

«Un sentito ringraziamento alla direttrice artistica di Bottega XNL, Paola Pedrazzini, per aver portato a Piacenza la presentazione in anteprima nazionale del film di Gianni Amelio dedicato al caso Braibanti – è il commento di Roberto Reggi, presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano -. È un evento importante da ospitare per Bottega XNL dedicata al cinema e al teatro e anche per il territorio di Piacenza, da cui la dolorosa vicenda di Aldo Braibanti ha preso avvio».

«È motivo di orgoglio, per Piacenza – aggiunge la sindaca Katia Tarasconi – ospitare l’anteprima nazionale di una pellicola di grande valore, la cui vicenda è profondamente legata al nostro territorio ma scuote le coscienze di un intero Paese. Ed è questo che la cultura – nella sua dimensione più viva, dinamica e coinvolgente – deve fare. Ringrazio Bottega XNL, la direttrice artistica Paola Pedrazzini e la Fondazione di Piacenza e Vigevano per questa ulteriore, bellissima opportunità regalata alla città».

Paola Pedrazzini commenta: «Un film straordinario da tutti i punti di vista: la “necessità” del tema trattato (una vicenda che sembra uscita dai tempi dell’Inquisizione e che invece appartiene a un recentissimo passato e la violenza cieca verso l’“altro da noi” il “diverso” che purtroppo è senza tempo) la regia magistrale di Amelio, la sensibilità interpretativa di Lo Cascio e del giovanissimo Maltese…».

Nella pellicola, Aldo Braibanti è interpretato da Luigi Lo Cascio (già Coppa Volpi a Venezia per Luce dei miei occhi e vincitore di numerosi riconoscimenti per le sue interpretazioni in Buongiorno, notte, Il traditore, La meglio gioventù, I cento passi, …), Elio Germano (Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso, Volevo nascondermi, …) è Ennio, un giornalista deciso a ricostruire la verità, mentre il ruolo del giovane “plagiato” è affidato a Leonardo Maltese, alla sua prima esperienza cinematografica.

«Un film sulla violenza e l’ottusità della discriminazione. – così Gianni Amelio racconta questo lavoro – L’amore sottomesso al conformismo e alla malafede. Uno spaccato della provincia italiana nei cruciali anni 60, quando il benessere economico non andò di pari passo con l’intelligenza delle cose, con l’apertura dei sentimenti. (…). Lo spettatore si potrà domandare: come è stato possibile, come è potuto succedere? Anche se in apparenza oggi non ci si scandalizza più di niente, l’odissea del “signore delle formiche” è di quelle che sanno d’inquisizione, e ne abbiamo le prove ogni giorno. Dietro una facciata permissiva, i pregiudizi esistono e resistono ancora, generando odio e disprezzo per ogni “irregolare”. Ma non è più tempo di subire né di tollerare qualunque forma di sopruso verso gli individui meno protetti. E questo film vuole infondere il coraggio di ribellarsi».

Bottega XNL

Direzione artistica di Paola Pedrazzini

Bottega XNL, nuovo progetto culturale di Fondazione di Piacenza e Vigevano, è pensata come il luogo in cui grandi Maestri di Cinema e Teatro tramandano il proprio sapere a giovani allievi che desiderano fare di queste arti il loro mestiere, ispirandosi alle antiche botteghe rinascimentali. Bottega XNL, che trova la sua collocazione al secondo piano del palazzo di XNL, è nello specifico la sezione dedicata al Teatro e al Cinema di XNL Piacenza – Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica, nuova sfida culturale e artistica di Fondazione di Piacenza e Vigevano. Bottega XNL è sede di Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio, e di Istituto di Teatro Antico dell’Emilia-Romagna, che promuove il Festival di Veleia.

Il Signore delle formiche

Alla fine degli anni 60 si celebrò a Roma un processo che fece scalpore. Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal Codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.

Il Signore delle formiche, distribuito da 01 Distribution, è una produzione Kavac Film, IBC Movie, Tenderstories con RAI CINEMA, con il sostegno della Regione Emilia‐Romagna.

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