Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindacato SI Cobas.
LA NOTA DEL SINDACATO SI COBAS
Ennesima vittoria per il S.I.Cobas di Piacenza, che ha visto porre l’ennesimo mattone a sua difesa nella vicenda repressiva cominciata la scorsa estate. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha infatti respinto l’appello avanzato dalla Procura di Piacenza contro Mohamed Arafat e Carlo Pallavicini.
Le motivazioni sono chiarissime: il S.I.Cobas è un sindacato he svolge legittimamente il suo lavoro per ottenere miglioramenti beneficio di tutta la classe operaia piacentina. I due sindacalisti vengono addirittura descritti dall’ordinanza come “meritori”. Si citano anche i numerosi accordi sottoscritti proprio negli ultimi mesi all’indomani dell’operazione repressiva.
E questi accordi proseguono: proprio oggi, il S.I.Cobas ha sottoscritto per il magazzino “Città del Libro” di Stradella, dove operano le multinazionali francesi CEVA e CM Book, un nuovo accordo migliorativo per oltre 600 dipendenti.
L’accordo porterà ad un esborso di oltre un milione di euro che saranno distribuiti ai lavoratori.
Il Sindacato continua quindi a combattere, indifferente alle macchinazioni repressive di cui è stato oggetto, ogni forma di sfruttamento verso i lavoratori piacentini, che si tratti di logistica, settore agricolo o os pedaliero.
Chi crede di poter fermare questo enorme processo di emancipazione con misure repressive e castelli giudiziari si evidenzia quindi come interessato a fermare queste conquiste, chiudendo al contempo gli occhi verso le irregolarità dei datori di lavoro.
Il percorso di lotta quindi non si ferma: proprio nella giornata di ieri si è tenuto uno sciopero contro un trattamento discriminatorio avutosi nel magazzino di Conserva Logistica, nel polo logistico di Piacenza, e la vertenza proseguirà fino alla fine delle irregolarità e all’ottenimento di una stabilità occupazionale per tutti i lavoratori, tanto sul livello sindacale quanto su quello legale.
Come evidenziato dal Riesame, tutte queste azioni rientrano nella normale dialettica sindacale e ci chiediamo quando anche le istituzioni piacentine smetteranno di trattare questi problemi quali ordine pubblico. Non solo: a fronte della recente “cabina di regia” sulla logistica ci chiediamo come sia possibile escludere il sindacato maggiormente rappresentativo del settore a Piacenza. Per questo, annunciamo che sarà proprio il S.I.Cobas ad organizzare nelle prossime settimane un “tavolo per la legalità” che sia realmente rappresentativo del mondo del lavoro piacentino, invitando ad esso tutti i principali datori di lavoro per stendere un protocollo in tema di legalità e sicurezza sui posti di lavoro, oltre che contro ad ogni forma di sfruttamento e di repressione, con particolare riguardo verso la condizione delle donne-lavoratrici, sui posti di lavoro, che a differenza dei pezzi di carta siglati finora abbia la capacità di incidere realmente sulle condizioni di vita e lavoro nella logistica piacentina, aderendo alle necessità dei lavoratori.
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