Martedì 17 dicembre alle ore 17.30 alla Galleria Biffi Arte è prevista la presentazione di due volumi del dottor Renato Zurla, “Vivere Vivere” e “Il Mondo e la vita”.
Sono pagine anche di cose che ho provato e di emozioni che fanno riflettere sul significato di vivere una vita sana, serena, ma anche di quello che bisogna affrontare nel percorso dall’inizio alla fine. Sono esperienze di vita romanzate, dove non sono presente io come Renato Zurla, ma qualcuno che mi assomiglia molto. I volumi parlano delle proprie esperienze, spesso anche negative, ma anche di momenti di serenità che hanno permesso di superare gli ostacoli.
Partendo da che cosa?
Da valori che abbiamo dentro di noi, che spesso non riusciamo a cogliere o a capire. Dal nostro umore, importantissimo per affrontare le difficoltà. Sono aspetti che potrebbero aiutarci anche nelle cose più semplici e quotidiane, anche le più pesanti.
Emerge la sua vita, fatta di grandi traguardi ma anche di difficoltà
Racconto accadimenti che possono servire agli altri. Bisogna cogliere le cose che ci fanno stare bene. Ai miei malati dico sempre che non ci sono solo i farmaci per stare bene. Spesso sono necessari, ma a volte affidarsi totalmente al farmaco in quanto stampella non è la soluzione. E’ un problema che andrebbe affrontato con grande serietà da tutti, ovviamente a partire da noi medici. Io lo faccio da sempre e continuerò a farlo.
C’è meno resilienza rispetto al passato?
Io credo purtroppo di sì! C’è anche una delle ultime frasi del secondo libro che riguarda questo tema. Oggi siamo in qualche modo addirittura vincolati dalle pubblicità, dai modi di vivere, degli stili di vita che ci insegnano e che sono al di fuori di ogni nostro bisogno. Sono solo al servizio di quelli che io chiamo i potenti che governano il mondo attraverso tutto, dal mangiare al bere, dal dormire all’essere felici. I più colpiti sono i ragazzi più giovani. A volte li vedi accanto a un telefono, in gruppo ma senza dirsi una parola.
Il Mondo e la vita, il libro di Renato Zurla: AUDIO intervista
L’appuntamento del 17 dicembre
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