Il Klimt è autentico. Il dipinto ritrovato il 10 dicembre scorso nel giardino della Ricci Oddi è proprio il Ritratto di Signora di Gustav Klimt, l’opera rubata 22 anni fa. Lo hanno stabilito i tre periti nominati dalla Procura della Repubblica di Piacenza, nella persona del pm Ornella Chicca. Gli esperti avevano trenta giorni di tempo per decidere se il dipinto fosse o meno originale. La notizia che tutta Piacenza attendeva è giunta questo pomeriggio. Polizia, carabinieri e Procura, infatti, hanno organizzato una conferenza stampa nella sede piacentina della Banca d’Italia, in via Mandelli. Alla conferenza hanno partecipato proprio gli stessi esperti che hanno analizzato l’opera. Si tratta di Diego Cauzzi, funzionario per le tecnologie al complesso monumentale della Pilotta a Parma; Claudia Collina, funzionario IBC specialista in Beni Culturali; Anna Selleri, restauratrice alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
A ritrovare la tela erano stati alcuni giardinieri intenti a effettuare lavori di manutenzione nell’area verde che circonda la galleria a lato dello Stradone Farnese. La tela, inserita in un sacco nero, era all’interno di una scaffa, chiusa da uno sportello in lamiera.
Klimt autentico, ora si aprono nuove indagini
Le indagini proseguono. Se il dipinto è tornato patrimonio dei piacentini continuano ancora le indagini in merito al furto. Pochi giorni fa il pm Chicca ha compiuto un nuovo sopralluogo all’interno della galleria Ricci Oddi. Gli investigatori si sono concentrati di nuovo sul lucernario che domina il tetto dell’edificio. “Ovviamente attendevamo di capire se il dipinto fosse autentico prima di iniziare un nuovo filone di indagini”, commenta Chicca.
Ricordiamo infatti che gli inquirenti ritrovarono la cornice del quadro, ventidue anni, proprio sul tetto: secondo gli investigatori, i ladri sarebbero dunque fuggiti attraverso la grossa finestra inserita nel soffitto. Per ora la conferma è che il Klimt ritrovato è autentico.
Le perizie
Le perizie si sono svolte con l’impiego di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia. Gli esperti hanno scattato fotografie in infrarossi, riflettografia, sul dipinto ritrovato il 10 dicembre, per esempio, e le hanno confrontate con quelle scattate nel 1996. Le immagini coincidono. Sul retro si possono notare, inoltre, fili di rame la cui posizione coincide con i rilievi effettuati nel 1996. Coincidono anche le riprese fotografiche in fluorescenza UV; si nota infatti la medesima fluorescenza in corrispondenza del collo e parte della guancia della Signora. Conferma le corrispondenze anche la fotografia in luce radente, in particolare la craquelure, l’andamento della maglia del cretto superficiale.
Il retro della tela mostra una trama compatibile, lo stesso ordito in altre parole. Sono presenti piccoli residui, ragnatele e aghi di piante, poi caduti e raccolti dalla polizia. Si nota anche che il filo di rame si compone di due fili accostati, fissati solo ad intervalli con materiale. Tre marchiature della Galleria Ricci Oddi sono poi presenti sul retro della tela e del telaio.
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