Il derby si giocherà?
Pochi giorni fa (18 dicembre), l’Assigeco Piacenza ha comunicato il rinvio della partita in programma il 19 dicembre contro Capo d’Orlando per “l’accertamento di due positività al Covid-19 nel gruppo squadra a seguito dell’abituale controllo settimanale con tamponi antigenici”.
Stamattina (23 dicembre), poi, la situazione è addirittura peggiorata. “Abbiamo tutta la squadra fuori per covid – ci ha raccontato il direttore sportivo Alessandro Pagani – “e non conosciamo le tempistiche per riavere i giocatori a disposizione. I ragazzi sono risultati positivi in giorni diversi (da venerdì 17 fino a mercoledì), per cui dovremo aspettare gli esami per capire come muoverci”.
Prima di questa pausa forzata, la formazione di coach Stefano Salieri stava letteralmente volando in campionato: con 4 vittorie consecutive, Pascolo e soci erano una delle squadre più in forma di tutto il girone verde.
Adesso, però, il terremoto positività rischia di cambiare tutto, aprendo le porte ad uno scenario discretamente pericoloso per la corsa dei biancorossoblu.
La legge – in questo caso il regolamento di Serie A2 – specifica che fino a 6 positività in squadra si può giocare*, obbligando quindi la squadra decimata a presentarsi. In più, la stessa LNP ha grande fretta di chiudere il girone d’andata, perché ha bisogno di decretare le squadre qualificate alla prossima edizione della Coppa Italia.
Considerando che il 9 gennaio è previsto l’inizio del girone di ritorno, l’Assigeco si trova praticamente imprigionata, avendo a disposizione pochissimo tempo per recuperare la trasferta di Capo d’Orlando (che non ha ancora una data) e giocare il derby con la Bakery.
*L’Assigeco ha 12 tesserati, perciò se avrà 6 ragazzi a disposizione dovrà presentarsi in campo.
Ad oggi, quando mancano meno di dieci giorni al super Derby in programma al PalaBanca il 2 gennaio, il sentiment è che si camminerà verso un rinvio. Gli atleti dell’Assigeco non sono solamente positivi al covid-19, ma anche impossibilitati ad allenarsi. Tra tamponi, esami e visite mediche, quello che viene a mancare è proprio il tempo tecnico per adempiere al protocollo sanitario.
Tra pochi giorni ne sapremo sicuramente di più, ma le ipotesi in tavola non sono così fantasiose. Se l’Assigeco vedrà i suoi giocatori negativizzarsi, allora scenderà in campo, mentre se la situazione non cambierà, si andrà verso un rinvio. La strada più percorribile resta quella del numero minimo (già spiegata sopra), che probabilmente chiederà alla società del presidente Curioni di presentarsi in campo con “quello che ha a disposizione in quel momento”.
In ogni caso, sarà un derby depotenziato: a livello di attesa, a livello di pubblico e a livello tecnico. Un enorme peccato.
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