In consiglio comunale si è tenuta la relazione dell’assessore Mario Dadati che ha riportato in merito alla tappa di handbike annullata il 24 settembre scorso. Una relazione richiesta dall’opposizione tramite un’interrogazione. Nel corso della sua relazione, Dadati ha ribadito l’estraneità del Comune di Piacenza, confermando che, a suo dire, le responsabilità sarebbero degli organizzatori.
Alla delibera di Giunta si allegano e si approvano le modalità del Prontuario Organizzativo della SEO, che è uguale per tutte le tappe del Giro d’Italia Handbike. In tale Prontuario si legge che l’Organizzatore locale (ovvero il referente locale dell’associazione organizzatrice, e non certo il Comune di Piacenza) “dovrà prendere tutte le misure necessarie per rendere sicuro l’intero evento; fornendo un numero sufficiente di volontari e predisponendo servizi qualificati di primo soccorso. Le strade dovranno essere totalmente chiuse al traffico a partire da un’ora prima della partenza della gara e fino all’arrivo dell’ultimo atleta”.
“Nello stesso Prontuario si legge che l’Organizzatore locale “dovrà assicurare l’intervento diretto dell’Ente comunale con servizi e/o prestazioni necessarie allo svolgimento dell manifestazione stessa laddove possibile e normativamente consentito: esenzione della COSAP, occupazione di suolo pubblico e impostà pubblicità, chiusura completa del traffico nelle strade interessate dalla gara con reperimento di personale idoneo a presenziare gli incroci (Polizia locale, Protezione civile, volontari in genere)”.
“In altre parole, leggendo il Prontuario Organizzativo della SEO, emerge in modo chiaro che è l’organizzatore stesso ad avere l’obbligo di curare i rapporti con il Comune assicurandosi le prestazioni necessarie laddove possibile”.
“I referenti locali dell’organizzatore (SEO) si sono infatti relazionati con il Comune durante le fasi precedenti alla manifestazione, partecipando anche alle Conferenze dei servizi”.
“Venendo al personale volontario, per approfondire bene la situazione di fatto che si è venuta a creare per la gara, è necessario rimandare alle competenze del Direttore di Corsa. Nelle Norme per lo svolgimento dell’attività Direttori di Corsa approvate dal Consiglio Federale, è obbligo del Direttore di Corsa curare l’organizzazione della corsa sin dalla sua progettazione, esercitando il ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo nei giorni precedenti la sua realizzazione, prendendo atto del documento amministrativo di autorizzazione allo svolgimento della gara. Su tale obbligo di cura dell’organizzazione, agli atti del Comune vi sono due verbali di conferenze dei servizi (del 9 giugno e 5 settembre scorsi) che si sono tenute nelle more dello svolgimento della manifestazione, alla presenza di tutti gli attori necessari (amministrazione, uffici tecnici, associazione organizzatrice).
“Nei verbali si legge: Rimane a carico degli organizzatori la verifica delle condizioni del percorso il giorno stesso della manifestazione e le conseguenti decisioni in merito all’opportunità di realizzazione dell’iniziativa. Il Comune di Piacenza è ritenuto sollevato da ogni tipo di responsabilità nei confronti di persone e cose per inconvenienti che dovessero accadere in relazione alle condizioni del percorso definito dagli organizzatori”.
“Non sorrida mica tanto perché abbiamo mandato a casa cento atleti in modo irrispettoso. All’inizio scrivevate che l’assessore Dadati aveva deciso di annullare l’evento, adesso scrivete un’altra cosa”, risponde Jonathan Papamarenghi. “I volontari saranno ricercati a carico del Comune, fornite i documenti invece di raccontare le vostre favole”.
Oltre a non rispondere ad alcune domande poste, ancora una volta si ribalta tutto contro l’organizzatore”, commenta Luca Zandonella. “Vista la risposta che avete dato, mi viene da chiedere perché avete chiesto scusa subito dopo l’annullamento. Quando ero assessore mi premuravo di telefonare agli organizzatori dei vari eventi pochi giorni prima per fare una chiacchierata e controllare che tutto fosse a posto, ora vedo che questa usanza si è persa. Piacenza ha fatto una figuraccia in tutta Europa”.
“L’assessore Dadati ha letto una velina scritta da qualcun altro con delle arrampicate e delle giravolte che non rispondono alle nostre domande”, ribadisce Nicola Domeneghetti, di Fratelli d’Italia. “Quello che più mi ha colpito è la strenua difesa dell’assessore da parte del sindaco Tarasconi. Volevo ricordare che la storia delle amministrazioni comunali è densa di queste difese d’ufficio alle quali magari poi seguono, in tempi non sospetti, ben altri provvedimenti. A questo riguardo, visto che non siamo sicuri che l’assessore Dadati arrivi a Natale, ci siamo permessi di omaggiarlo con un panettone, perché non siamo sicuri che farà in tempo a mangiarlo”. A quel punto Domeneghetti ha donato a Dadati un panettone anticipato.
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