Dopo il comunicato stampa della giunta comunale che ha annunciato vie legali nei confronti degli organizzatori della tappa di handbike saltata domenica scorsa, il centrodestra torna all’attacco sostenendo che l’amministrazione avrebbe detto “cose non vere”.
“Di fronte a prove documentali, la giunta ha scelto di gettare la palla in tribuna. L’organizzazione di questa tappa parte a seguito di una comunicazione del sindaco del 4 ottobre 2022, comunicazione nella quale il sindaco Katia Tarasconi ha proposto la città di Piacenza. Ebbene, nel comunicato pubblicato dalla giunta, il sindaco dice di “aver accettato la proposta della federazione”, cosa dunque non vera”.
Jonathan Papamarenghi legge uno stralcio di quel prontuario organizzativo proposto dalla società organizzatrice dell’evento, ovvero la SEO, e accettato dal Comune di Piacenza. Stralcio che recita: “L’organizzatore locale dovrà riprendere tutte le misure necessarie per rendere sicuro l’intero evento, fornendo un numero sufficiente di volontari”.
“Per organizzatore locale si intende il Comune di Piacenza, quindi l’assessore Mario Dadati”, commenta Papamarenghi.
“La posizione scelta dall’amministrazione per gettare fumo negli occhi ai piacentini. Che un sindaco menta in consiglio comunale di fronte ai suoi consiglieri dicendo cose diverse da quelle scritte negli atti è molto grave”, conclude Papamarenghi.
“Con l’azione legale l’amministrazione ha voluto ribaltare la frittata e gettare fumo negli occhi, confondere i piacentini per celare l’inadeguatezza del sindaco Mario Dadati. Il sindaco dovrebbe essere garante di tutti i piacentini e invece è garante di sé stessa e del suo assessore. Anche sul lato comunicazione questa amministrazione lascia a desiderare. Prima infatti la giunta attribuisce all’assessore Dadati la decisione di annullare la manifestazione, poi invece la giunta accusa gli organizzatori di aver annullato l’evento. Sorprende poi il silenzio del garante per le persone disabili”, spiega Gloria Zanardi, consigliere di Fratelli d’Italia.
L’azione legale minacciata dalla giunta contro la società SEO si baserebbe poi su soldi pubblici e anche questo non va giù ai consiglieri di centrodestra. “Una causa dura anni e anni, questa è stata una decisione presa per spostare in avanti il problema, sperando che i piacentini si dimentichino di questo fatto”, commenta Sara Soresi.
“Sicuramente è interesse dell’ente recuperare i 25 mila euro, ma come emerge dalle carte la responsabilità del Comune è palese quindi non vorremmo che ai 25 mila euro si aggiungessero altre spese, dovuto alla sconfitta in tribunale”, conclude Soresi.
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