Podcast realizzato dal commercialista Dott. Gianluigi Boselli con la collaborazione delle Ragioniere Michela Boiko e Giulia Ghirardotti.
Con l’avvento del nuovo anno fiscale, è giunto il momento di affrontare le nuove sfide legate alla dichiarazione dei redditi. In particolare, il 730 semplificato del 2024 presenta interessanti novità che rendono più facile e intuitivo il processo di compilazione e invio. In questo articolo, esploreremo le principali caratteristiche del nuovo 730 semplificato, fornendo una guida completa e aggiornata per aiutarti a navigare con successo attraverso la dichiarazione precompilata.
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Una delle novità più significative del 730 semplificato del 2024 è l’eliminazione della necessità di conoscere quadri, righi e codici. Grazie a un’interfaccia più intuitiva e parole semplici, i contribuenti saranno guidati passo dopo passo fino all’invio della dichiarazione, senza dover affrontare complicati codici tributari.
Inoltre, i dati relativi all’abitazione, alla rendita, ai contratti di locazione e agli interessi sul mutuo saranno raccolti in sezioni specifiche, rendendo più chiaro e organizzato il processo di compilazione. Gli oneri e le spese sostenute saranno inseriti nelle relative sezioni, mentre le informazioni su coniuge e figli troveranno spazio nella sezione famiglia. Modello 730/2024: Novità e Semplificazioni per la Dichiarazione dei Redditi
Per accedere al 730 semplificato, i contribuenti possono utilizzare le proprie credenziali SPID, la carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi. Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile scegliere tra la modalità semplificata e quella ordinaria. Nel caso della modalità semplificata, i contribuenti potranno visualizzare facilmente i dati già inseriti e modificarli se necessario, grazie a un’interfaccia user-friendly. Visita il sito dell’Agenzia delle entrate per la dichiarazione.
Oltre alla semplificazione del processo di compilazione, il 730 semplificato del 2024 introduce altre importanti novità. Ad esempio, i contribuenti avranno la possibilità di selezionare l’opzione “nessun sostituto” prima di inviare la dichiarazione, permettendo loro di ricevere direttamente dall’Agenzia delle Entrate eventuali rimborsi, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico.
Precedente Puntata: Il modello 730, guida per la dichiarazione dei redditi
Il nuovo 730 semplificato del 2024 rappresenta un importante passo avanti nella semplificazione del sistema fiscale italiano. Grazie a un’interfaccia intuitiva e a una maggiore automazione dei processi, i contribuenti potranno compilare e inviare la propria dichiarazione con maggiore facilità e sicurezza. Per ottenere ulteriori informazioni e assistenza, è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi a un commercialista di fiducia.
Riascolta in Podcast tutte le puntate del consueto appuntamento con il dottor Gianluigi Boselli, commercialista di fiducia. In onda su Radio Sound ogni mercoledì ore 11.30 e in podcast in questa sezione.
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Precompilata ai nastri di partenza con il nuovo 730 semplificato. Dal pomeriggio di domani, martedì 30 aprile, saranno online in modalità consultazione i modelli già predisposti con i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate oppure inviati dagli enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche. In totale le informazioni trasmesse per la stagione 2024 sono circa 1 miliardo e 300 milioni. Con il nuovo 730 semplificato il cittadino non dovrà più conoscere quadri, righi e codici ma sarà guidato fino all’invio della dichiarazione con una interfaccia più intuitiva e parole semplici. I dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo ecc.) saranno ad esempio raccolti nella nuova sezione “casa”, gli oneri nella sezione “spese sostenute”, le informazioni su coniuge e figli nella sezione “famiglia”. Dopo aver accettato o modificato i dati – operazioni che si potranno compiere dal prossimo 20 maggio – sarà il sistema a inserire automaticamente i dati all’interno del modello. Altra novità di quest’anno sarà la possibilità di ricevere eventuali rimborsi da 730 direttamente dall’Agenzia, anche in presenza di un sostituto d’imposta. Per inviare la dichiarazione ci sarà tempo fino al 30 settembre 2024; fino al 15 ottobre, invece, per chi presenta il modello Redditi. Le regole sono definite in un provvedimento firmato oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.
Sono circa 1 miliardo e 300 milioni (1.270.674.831) i dati ricevuti dal Fisco e pre-caricati nelle dichiarazioni 2024. Nella top five delle occorrenze svettano come sempre le spese sanitarie (oltre 1 miliardo di documenti fiscali), i premi assicurativi (98 milioni di dati), le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (75 milioni), i bonifici per ristrutturazioni (10 milioni) e gli interessi sui mutui (9 milioni). Tra le novità di quest’anno, i dati relativi ai rimborsi per il “bonus vista”, quelli inviati dagli infermieri pediatrici e quelli relativi agli abbonamenti al trasporto pubblico locale. Tutte voci che si aggiungono a quelle già presenti negli anni scorsi: contributi previdenziali, spese universitarie, per gli asili nido, per gli interventi di ristrutturazione, erogazioni liberali ecc.
Una volta che il contribuente accede al servizio tramite le proprie credenziali Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns), se ha i requisiti per presentare il 730, potrà scegliere se accedere alla propria dichiarazione in modalità semplificata oppure ordinaria. Nel primo caso, potrà visualizzare i dati (sia quelli utilizzati che non) all’interno di un’interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: “casa e altre proprietà”, “famiglia”, “lavoro”, “altri redditi”, “spese sostenute”. Una volta che le informazioni fiscali saranno confermate o modificate e successivamente validate (dal 20 maggio), saranno riportate in automatico all’interno del modello.
Da quest’anno chi presenta il modello 730 prima di inviare la dichiarazione potrà selezionare la voce “nessun sostituto” per chiedere di ricevere direttamente dall’Agenzia l’eventuale rimborso, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico tenuto a effettuare i conguagli. L’opzione è valida anche se dalla dichiarazione emerge un debito: in questo caso il contribuente che invia direttamente il modello potrà effettuare il pagamento tramite la stessa applicazione online: la procedura consente infatti di addebitare l’F24 sullo stesso Iban indicato per il rimborso. In alternativa, è anche possibile stampare l’F24 precompilato e procedere al pagamento con le modalità ordinarie.
Da quest’anno anche gli imprenditori e i professionisti potranno consultare la dichiarazione precompilata contenente i redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro autonomo, da fabbricati e terreni, le spese detraibili e deducibili e quelle dei familiari. Inoltre, in caso di adesione al regime di vantaggio o al regime forfetario, direttamente tramite l’applicativo della precompilata sarà possibile completare e inviare il modello Redditi persone fisiche e aderire, a partire dal 15 giugno, al concordato preventivo.
Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. Come lo scorso anno, per consultare la dichiarazione e compiere tutte le operazioni fino all’invio sarà possibile delegare un familiare o una persona di fiducia direttamente dalla propria area riservata sul sito dell’Agenzia. In alternativa, inviando una pec o formalizzando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia. Il 730 precompilato è predisposto per i contribuenti che hanno percepito, per l’anno d’imposta precedente, redditi di lavoro dipendente e assimilati. Da quest’anno si allarga in via sperimentale la platea di contribuenti. Infatti il 730 potrà accogliere dati che prima dovevano necessariamente transitare per il modello Redditi (per esempio, redditi di capitale di fonte estera soggetti a imposta sostitutiva, investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria ai fini Ivie e Ivafe).
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