Graziano Fiorito, il 21 marzo ospite della rassegna Giovedì della Bioetica: “La conoscenza del Polpo”

Graziano Fiorito Giovedì della Bioetica
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Secondo appuntamento con i “Giovedì della Bioetica” giovedì 21 marzo alle 17,30, nel Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni, in via S. Eufemia 12, con la relazione di Graziano Fiorito, direttore del Dipartimento di Biologia ed Evoluzione degli Organismi Marini, Stazione Zoologica Anton Dohrn, di Napoli sull’affascinante tema: “La conoscenza del Polpo: un esperimento evolutivo”.

La conferenza, coordinata da Gaetano Rizzuto, già direttore del quotidiano Libertà, e vicepresidente dell’Istituto Italiano di Bioetica (sezione Emilia Romagna- Piacenza) sarà introdotta da Giorgio Macellari Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica e curatore scientifico dei Giovedì della Bioetica.

Il direttore Fiorito è un esperto internazionale di Neurobiologia e Fisiologia degli Invertebrati marini, e coordinatore del dipartimento biologia ed evoluzione degli organismi marini di Napoli.

Fiorito anticipa il tema che svilupperà a Piacenza: “Conosciamo seppie, calamari e polpi perché fanno parte della nostra dieta, ed in realtà rappresentano una importante risorsa alimentare non solo per noi – appartenenti a coloro che beneficiano della dieta mediterranea – ma anche per coloro che hanno tradizioni culinarie diverse. I molluschi cefalopodi, e forse ancor più i polpi tra essi, sono gli animali che ispirano – da millenni – la specie umana nell’arte, nella letteratura, musica e recentemente anche nella filmografia”. 

“Ne è un esempio recente – aggiunge Fiorito – il polpo (femmina) a cui il protagonista Foster si accompagna nella sua storia in “My Octopus Teacher” (Il mio Maestro Octopus). Ma la storia tra polpi/cefalopodi e uomini è anche una storia “di scienza”, un legame intrigante alla scoperta del funzionamento del sistema nervoso di tutti gli organismi, della capacità di apprendimento e di risoluzione dei problemi, e dello studio delle basi neurali che sottendono tali capacità di adattamento… fino a giungere a sviluppare un modello del cervello”. 

“Nella biologia e neuroscienze moderne – sottolinea Fiorito – i cefalopodi sono studiati perché considerati animali molto lontani da noi “mammiferi”, che hanno generato innovazioni straordinarie nel loro genoma; animali – però – anche molto vicini a noi, per complessità delle capacità cognitive, per la loro senzienza, e perché possibilmente rappresentano una modalità offerta – dalla varietà del vivente – ai ricercatori per studiare i fondamenti neurali dell’evoluzione della coscienza”. 

“Cosa fa e come vive un polpo?  – si interroga Fiorito – Si può parlare di esperienza, di riconoscere l’altro, di un sé cosciente… quando parliamo di polpi?”  Un excursus tra immaginazione, conoscenze ed esperienze a scuola di polpi, che accompagna la nostra carrellata per quasi 110 anni di storia scientifica intorno a questi animali; un piccolo frammento della storia dell’umanità “con” i polpi…. o accompagnati – come dice Ringo Starr – “… sotto il mare, nel giardino di un polpo con te”

LA SCHEDA SU GRAZIANO FIORITO

Graziano Fiorito è Direttore e coordinatore delDipartimento di Biologia ed Evoluzione degli Organismi Marini della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli e del Consiglio Scientifico della Stazione Zoologica.

Dopo alcune esperienze all’estero Fiorito ha iniziato l’attività alla Stazione Zoologica, prima come occupante tavoli di studio e poi come ricercatore. Si è orientato verso lo studio del Polpo, della biologia del comportamento, l’apprendimento e la memoria, e lo studio dei meccanismi biologici che sottendono la plasticità neurale e comportamentale. 

Nel corso degli anni ha anche maturato un forte interesse al “sistema del dolore” e al “benessere animale” inizialmente anche grazie all’interfaccia con grandi studiosi (H. Maldonado, M. Moynihan, E. Tobach; anni 1982-1987). Tali interessi sono stati fortemente focalizzati verso specie animali di invertebrati e in particolar modo ai molluschi cefalopodi.

Dal 1986 ha concentrato la sua attività sperimentale allo studio delle capacità di apprendimento del Mollusco Cefalopode Octopus vulgaris utilizzando metodologie “comportamentali” ed integrando approcci di organismal biology e biologia del comportamento, incluse le neuroscienze. 

Grazie al forte spirito di networking internazionale e di collaborazione aperta, gli è stato possibile intraprendere ricerche pionieristiche che hanno promosso una rivisitata attenzione scientifica allo studio della biologia comportamentale del Polpo e promosso la ricerca internazionale. 

Gli esperimenti iniziati, promossi e/o condotti da Fiorito e dai suoi collaboratori hannopromosso la standardizzazione internazionale applicata alla ricerca a cefalopodi, permesso la scoperta che animali con stile di vita solitaria sono in grado di apprendere in maniera “vicaria” dai conspecifici.

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