Con stupore e rammarico abbiamo appreso, vedendo pubblicata la determinazione relativa all’elenco degli idonei alla nomina di Direttore Assistenziale, che sia stato totalmente sconfessato il percorso di valorizzazione delle professioni sanitarie.
Come Cisl, infatti, ci avevamo da sempre creduto, seguendo passo dopo passo, il lungo e difficile iter che ha portato alla modifica della Legge regionale n. 29/2004 e dunque all’istituzione di tale figura all’interno delle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Emiliano Romagnole.
Interpretare infatti che l’anzianità prevista per l’accesso al ruolo, concernente nell’esperienza “almeno triennale di qualificata attività di direzione, con gestione di persone e risorse, svolta in enti o strutture sanitarie pubbliche o private”, possa significare ammettere anche chi non ha avuto ruolo di “dirigente” nelle aziende, è a dir poco fantasioso.
Tanto è vero che, altrimenti, l’Assessorato alle politiche per la salute avrebbe avuto centinaia e centinaia di domande da parte di chi, all’interno del comparto, ricopre incarichi di coordinamento. Speriamo che questa sia stata solo una svista, e che l’Assessore si faccia parte attiva per chiarire tale vicenda che sta destando tensioni e sconcerto, ma anche rabbia da parte di chi, ritenendo giustamente di non aver i requisiti di anzianità di servizio richiesti, non ha presentato domanda.
Come Cisl Fp pensiamo inoltre che tali procedure, come anche quella relativa ai concorsi per l’assunzione di n. 40 dirigenti all’interno della Regione Emilia-Romagna in diverse aree vadano gestite con maggiore attenzione. Infatti, altra cosa a dir poco grave, per la quale abbiamo chiesto con forza risposte e riscontri a tutti i livelli dell’Ente, è che la gestione di un concorso che non si faceva da più di 20 anni, ad oggi, a distanza di quasi due mesi, non abbia visto la pubblicazione degli esiti di almeno la prima delle due prove effettuate. Questione veramente spinosa, in quanto la prova scritta del concorso, svolta per tutte le aree in modalità esclusivamente on-line, ha avuto gravissimi problemi tecnici denunciate dagli stessi candidati.
Speriamo in generale che, non si confidi, per tutte le procedure ad evidenza pubblica, nel fatto che candidati e/o controinteressati siano spesso poco incentivati a presentare ricorsi, in ragione dei costi e del tempo necessari.
Siamo invece certi che la nostra Regione abbia ben altra storia e tradizione, e come Cisl Fp invitiamo la stessa a dare risposte a chi crede nel Servizio pubblico e a chi per esso investe al fine di prestarvi la propria attività e competenza.
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