Giro Handbike l’organizzatore: responsabilità chiare e verbalizzate, vie legali per risarcimento danni -AUDIO

Giro Handbike
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Giro Handbike domenica scorsa ha subito uno stop improvviso, la manifestazione invece di cominciare con le strutture montate e atleti pronti è stata cancellata. La mancanza di volontari per la tutela della sicurezza degli atleti non ha lasciato scampo a possibili alternative.

Giro Hanbike lo stop improvviso

Domenica scorsa ci siamo ritrovati con tutte le strutture pronte e montate racconta Fabio Pennella Presidente di SEO la società che organizza le tappe del giroquando è arrivato il momento di chiudere le strade, dove sarebbe transitato il giro per iniziare la prova del circuito senza volontari pronti a chiudere e presidiar il percorso di gara”.

Audio intervista Fabio Pennella Presidente SEO

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La ricerca di soluzioni alternative

Superato il grandissimo imbarazzo – prosegue Pennella – abbiamo cercato subito una soluzione alternativa per poter disputare la gara ugualmente, modificando il percorso, accorciandolo, ma di fronte alla gente che spostava le transenne, alle macchine che entravano ugualmente. Essendo la pericolosità molto elevata e non avendo a disposizione il personale per poter tutelare gli atleti, abbiamo deciso di non disputare la gara”.

Giro Handbike le responsabilità dell’accaduto

Le responsabilità sono ben delineate, ci sono state delle riunioni a cui sono seguiti dei verbali – specifica Fabio Pennella – è tutto nel carteggio, l’Assessore Dadati aveva in capo i volontari che dovevano presidiare il circuito, a sua volta ha fatto affidamento sulla presidente della Federciclismo locale, non so cosa sia successo tra i due”.

Giro Handbike richieste di rimborso

Oltre alla rabbia e la delusione, stanno arrivando anche le richieste di risarcimento da parte degli atleti che sono giunti anche da molto lontano – dice Pennella – e che hanno soggiornato a Piacenza, ne vedo molto perchè stessii mi mettono in copia indirizzate all’Assessore Dadati”.

Giro Handbike le tutele

Abbiamo dato mandato all’ufficio legale, per una nostra tutela personale, ma soprattutto per un atto dovuto – specifica Fabio Pennella – di valutare attraverso gli incartamenti i presupposti di una richiesta di risarcimento danni, noi dobbiamo tutelare non solo il buon nome della manifestazione che ha 13 anni di attivtà ed è un fiore all’occhiello per la nazione ma anche gli sponsor che ci danno credibilità ogni anno”.

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