Nel Giardino della Memoria al civico 6 di Stradone Farnese si è celebrata la cerimonia istituzionale che come ogni anno onora il ricordo delle vittime della Shoah. Nell’occasione sono intervenuti il prefetto Paolo Ponta, il sindaco Katia Tarasconi e la presidente della Provincia Monica Patelli.
Al momento di preghiera affidato a don Davide Maloberti è seguita, infine, la consegna dell’onorificenza alla memoria di Luigi Biondi, deportato e internato dall’8 settembre 1943 e il 1° aprile 1945 presso l’azienda Hugo Schneider A.G.: alla sua figura è stata tributata la medaglia d’onore concessa dal presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti.
Accanto alle autorità civili e militari, nonché alle numerose associazioni del territorio, hanno partecipato alla cerimonia la classe 3° Grafica A del liceo artistico Cassinari, alcuni componenti della Consulta provinciale studentesca e una rappresentanza di studenti per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
“Credo che nulla, come i piccoli frammenti di una quotidianità spezzata, possa farci riflettere sull’enormità indicibile dell’Olocausto e immaginare, anche solo per qualche istante, quale devastazione abbia portato il disegno della soluzione finale, nella vita di ogni persona che ne abbia subito la persecuzione, la brutalità, l’assoluta mancanza di pietà e solidarietà”, ha detto il sindaco Katia Tarasconi.
Il prefetto Paolo Ponta ha tracciato un richiamo alla guerra in Medio Oriente con l’attacco di Hamas a Israele. “Purtroppo, gli eventi occorsi il 7 ottobre 2023 in Israele hanno tragicamente riportato alla cronaca attuale fatti e circostanze che, forse ingenuamente, ritenevamo definitivamente consegnati alla Storia. Per questo, pur richiamando il dovere di tutti i belligeranti al rispetto del Diritto internazionale umanitario e auspicando una pacifica conclusione dei conflitti in atto, non possiamo sottrarci all’imperativo morale e civile di rigettare con il massimo rigore ogni rigurgito di razzismo, di terrorismo e di antisemitismo, da qualsiasi parte provenga”.
“Chi non conosce la storia è condannato a ripeterne gli errori, pertanto è necessario sensibilizzare ragazze e ragazzi sugli eventi del passato, raccontando i fatti con chiarezza e indicando gli esempi delle persone che hanno lottato con coraggio contro la barbarie e hanno messo a rischio le proprie vite per salvarne altre. Purtroppo – anche oggi – persistono pregiudizi, fanatismi e parole di odio”, ha detto il presidente della Provincia, Monica Patelli.
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