L’opposizione etica e intellettuale al totalitarismo hitleriano di tre gruppi di resistenza: la Rosa Bianca, la cosiddetta “Orchestra rossa”, e il Circolo di Kreisau. Questo il tema dell’incontro che ISREC (Istituto Storico Della Resistenza E Della Età Contemporanea) ha organizzato per oggi, 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria. Un incontro rivolto alle scuole secondarie di II grado della provincia di Piacenza. Il convegno si terrà al campus Crédit Agricole di via San Bartolomeo alle 11 e sarà trasmesso in streaming sul canale YouTube ISREC Piacenza.
“Vogliamo trasmettere informazioni che siano portatrici di valori alle nuove generazioni e quest’anno abbiamo scelto di trattare argomenti tangenti alla Shoah: cioè abbiamo deciso di parlare di coloro che videro ciò che stava accadendo in Germania e decisero di non tacere, ovvero i resistenti”, spiega Nicola Montenz, di ISREC Piacenza.
“C’era una forma di opposizione che era principalmente intellettuale che aveva come scopo quello di svelare le menzogne di Hitler ma in realtà aveva una progettualità attiva. Noi pensiamo appunto che i tedeschi dell’epoca fossero tutti d’accordo, ma in realtà scopriamo che tra il ’39 e il ’45 vengono giustiziati 16.560 civili tedeschi, la maggior parte dei quali proprio per crimini di opinione, per obiezione di coscienza o resistenza intellettuale. Probabilmente i numeri sono ancora più alti: c’era una vasta rete di resistenza in Germania, ma il principio era quello di non permettere di dissentire”.
“Mostrerò un buon numero di documenti dell’epoca, anche per far vedere che negli archivi c’è ancora molto materiale. Abbiamo diverse sentenze di morte, tra cui quella di un professore che faceva parte della Rosa Bianca, condannato per aver osato instillare dubbi nella mente dei giovani studenti. La Rosa Bianca è solo il più famoso gruppo di resistenza ma è interessante sapere questo: mentre lo Stato tedesco cercava di convincere le donne a non studiare, in realtà i gruppi di resistenti erano costituiti in grande percentuale da donne. Questo lascia intendere quanto quei resistenti fossero sensibili a tematiche che oggi vengono date per scontate”.
Ore 11:59 si terrà un minuto di silenzio per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz il 27 gennaio 1945.
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