In occasione della Giornata della Donna abbiamo invitato Bea Casella di Anpas, che ha accettato il nostro invito a raccontarsi. Bea ha 25 anni, è laureata dallo scorso ottobre 2022 in Food marketing e strategie commerciali alla Cattolica volontaria in Anpas. Oggi è anche responsabile provinciale del gruppo giovani di Anpas e consigliera regionale dell’Emilia Romagna sempre per Anpas.
Ancora minorenne Bea decide di diventare volontaria, seguendo inizialmente le orme del padre Alberto Casella, compianto volontario storico della Pubblica Assistenza Croce Bianca di Piacenza. Dopo avere frequentato il corso per volontari Anpas, al compimento del 18° compleanno diventa effettiva.
Bea Casella ha raccontato il suo impatto con la sua attività: ”Quando ho cominciato ero molto giovane e le mie priorità erano molto diverse da quelle di oggi, non avrei mai immaginato di ritrovarmi nella situazione di oggi, importanti per rimanere, sono state le persone che mi hanno affiancato in questo percorso”.
25 anni e incarichi importanti per una ragazza della sua età: ”Avere queste responsabilità alla mia età non è da tutti, per me è stata una possibilità per una crescita personale, anche se a volte è davvero dura perché bisogna anche imparare a prendere le decisioni importanti”.
Per quanto invece riguarda l’esperienza personale, ci sono momenti che hanno lasciato senza dubbio un segno indelebile? “La nostra attività è quella di soccorrere persone che non stanno bene, sicuramente uno dei più traumatici è stato il decesso di una paziente che avevamo soccorso, avevo appena 18 anni è debbo dire che è stata dura, mi ha aiutato molto parlarene con i colleghi che erano con me in quell’intervento”. E quella più positiva?.”Sono le persone anziane che incontriamo, quando facciamo i trasporti lunghi e viaggiamo con loro in ambulanza, sentire i loro racconti, confrontarsi, dà serenità. Poi ti danno consigli ed è molto bello fare queste esperienze”.
In un momento come quello che stiamo vivendo vuoi dare un consiglio ai ragazzi che sono alla ricerca di una motivazione o magari spunti per il futuro. Quanto conta l’esperienza del volontariato? “Io penso conti moltissimo, sono tanti i ragazzi che fanno un percorso da noi, in provincia o in regione e che poi decidono di rimanere, perché capiscono l’importanza della loro esperienza– continua Bea Casella- per quanto riguarda la mia esperienza personale sono tanti i giovani che decidono di mettersi in gioco, poi il volontariato aiuta tantissimo a migliorare all’interno della nostra associazione ma anche nella vita in generale”.
Un’attività quella in Anpas che aiuta tantissimo anche a sviluppare l’empatia, uno dei cardini del compito che svolgiamo quotidianamente. Bea Casella ha lasciato un messaggio per tutte le donne:”L’invito è di entrare nel mondo del volontariato un’attività dove ci si può mettere in gioco ed essere riconosciute”.
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