Il Piacenza torna in campo, dopo aver utilizzato il bonus ed ottenuto il rinvio della partita con il Novara, per affrontare la Giana Erminio nel recupero della nona giornata di campionato. Non possiamo che ribadire l’importanza di questo che pare proprio come uno scontro diretto. Il Piacenza ha raccolto un solo punto nelle ultime tre partite e due sconfitte consecutive con Pro Patria ed Alessandria certamente molto diverse tra loro, ma che enfatizzano un passo indietro a livello di gioco della squadra di Manzo che ha maledettamente bisogno di tornare a fare risultati utili. Si tratta quindi di un match cruciale, che arriva però dopo una settimana a dir poco travagliata per i biancorossi, e non per i risultati, bensì per i 14 positivi in rosa.
Chiesto ed ottenuto il rinvio della partita di sabato scorso per la presenza di due positivi in squadra la situazione in casa biancorossa si è aggravata nell’arco di pochi giorni con l’epidemia che ha preso il sopravvento: sono addirittura 13 i giocatori positivi, e quindi assenti nella partita. E ci sono assenze molto pesanti, a partire da D’Iglio e Palma a centrocampo, passando per Visconti e Miceli nel reparto arretrato e Maio, da tempo out in attacco.
Verrebbe da dire che piove sul bagnato. Oltre alla situazione Covid 19 il club di via Gorra ha dovuto fronteggiare anche il problema non di poco conto del portiere. Lo abbiamo visto zoppicare vistosamente durante la partita con l’Alessandria della scorsa settimana e infatti purtroppo ha dovuto giocare infortunato. Purtroppo però ora dovrà stare fermo almeno tre settimane per poi poter ricominciare gli allenamenti. Per lui si parla di almeno un mese di stop. Stucchi, il secondo portiere, è rientrato da un infortunio da poco e al momento non è pensabile fargli sostenere una partita intera.
La società è dovuta correre ai ripari ed ha acquistato Davide Libertazzi che il Direttore Sportivo Di Battista conosce molto bene, perché ha difeso i pali del Fiorenzuola nella stagione 2018/2019 e che proprio oggi (leggi qui) è stato ufficializzato in biancorosso.
In questa situazione di difficoltà c’è forse una sola via di uscita, che va ben al di là della tattica. Far leva sul gruppo. Questa squadra ha dimostrato che in situazioni di questo tipo e di estrema emergenza ha la capacità di tirare fuori il 110% del proprio potenziale. Solo con la forza del collettivo i biancorossi potranno sopperire ad assenze pesanti che inevitabilmente si verificheranno.
Pur mancando tantissime partite all’appello i biancorossi vogliono tornare a fare punti dopo i due scivoloni consecutivi. Dovessero riuscire in quella che sarebbe una vera e propria impresa, ossia vincere in questa condizione al “Città di Gorgonzola” supererebbero i biancazzurri in classifica. Viceversa i locali uscirebbero virtualmente dalla zona playout.
La Giana al momento è sedicesima e, come detto, ha come obiettivo immediato quello di togliersi al più presto dalla zona retrocessione. I ragazzi di Albè hanno pareggiato solo una partita nelle 11 disputate. Dopo 3 sconfitte consecutive i leoni sono tornati a ruggire in casa del fanalino di coda Lucchese per altro con un gol di Perna, che è al momento il giocatore più prolifico tra i biancazzurri.
Probabile che il tecnico riproponga il 4-3-1-2 che si è visto domenica a Lucca. Il Piacenza dovrà approfittare delle defaiance arretrate dei locali che hanno la seconda peggior difesa del campionato, dietro solo alla Lucchese.
Sembra una favola di un altro calcio e di altri tempi quella di Cesare Albè che è alla guida della Giana dal 1995, ossia dalla bellezza di 25 anni, con una piccola interruzione nel 2018, quando comunque rimase nel club con altre vesti. In un calcio fatto da continui cambi di casacca, da costanti girandole di allenatori, sono sempre meno i punti fermi, specialmente nelle categorie meno blasonate della serie A. Albé rappresenta da una vita il volto dei biancazzurri dopo l’allontanamento del suo vice Andrea Ardito sembra aver preso coscienza che la sua avventura come mister sia davvero arrivata alla conclusione. Insomma tutto fa pensare che questa possa essere davvero l’ultima sua gara da allenatore dei Ragazzi della Martesana, ma rimarrà probabilmente legato al club con la sua carica di vicepresidente.
Libertazzi Simonetti, Battistini, Bruzzone, Renolfi; Galazzi, Corbari, Pedone; Corradi; Ghisleni, Maritato
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