Alessandro Fei dice basta con la pallavolo giocata: sarà Team Manager della Gas Sales Piacenza
La conferenza stampa organizzata dalla Gas Sales Piacenza inizia con un mistero, ma le parole della Presidente Elisabetta Curti, pronunciate con un tempo verbale ben definito, chiariscono immediatamente il tema.
“C’è stato un primo ed unico capitano, e sei tu Fox”.
“Ho deciso ufficialmente di ritirarmi, farò il team manager”.
Parte così la conferenza d’addio al volley di uno dei monumenti sportivi più devastanti dell’ultimo ventennio di pallavolo italiana. Il miglior marcatore della SuperLega preferisce dire basta con il volley giocato, ma come spesso succede è difficile staccarsi dal primo amore. La società biancorossa, cogliendo la palla la balzo nella figura del suo Direttore Generale Hristo Zlatanov e della presidente Elisabetta Curti, gli ha offerto il ruolo di Team Manager. Un ruolo immediatamente accettato dal fenomeno di Saronno, che rimarrà nell’orbita della Gas Sales Piacenza e del volley italiano.
Al termine della chiusura della lettura del messaggio d’addio da parte di Fei, è partito il valzer dei ricordi tra i tanti invitati alla conferenza: giornalisti, compagni ed allenatori. Il tutto coordinato dalla sapiente mediazione di Lorenzo Dallari, storico volto televisivo legato alla pallavolo.
Dapprima ha parlato il vicepresidente Gas Sales Piacenza Bongiorni, che ha ripercorso la superba prestazione in finale di Coppa Italia serie A2. Successivamente le parole di chi dopo averlo affrontato ed avuto come compagno, ora condivide il lavoro: Hristo Zlatanov.
Questo a dimostrazione di come Piacenza sia un lido molto ben apprezzato a livello sportivo, anche per il post carriera.
“Mi dispiace che Alessandro abbia chiuso la carriera così, senza fare il giro sui campi a prendersi gli applausi che merita. Però il tributo riservatogli dopo la Coppa Italia è il degno saluto per un campione senza tempo”.
“Quando un campione smette, è un peccato per tutti. Mi dispiace per la conclusione affrettata, ma faremo qualcosa per risolvere il problema magari con un Fox-Day”.
Basta scarpette e ginocchiere, ora giacca e camicia fornitegli direttamente da Zlatanov.
“Con Alessandro ho condiviso tantissimo, per cui ci sono rimasto male dopo questo annuncio. Una persona onesta e sincera che non ho mai visto così emozionato come oggi”.
“La nonna è stata l’ostacolo più duro per portarlo via da casa. Non ho mai avuto dubbi sulle sue potenzialità”.
Dalle sfuriate di Bebeto per la sua voglia di “riposarsi” dopo l’allenamento alla risoluzione della questione sul ruolo.
“Da centrale, insieme a Gardini, è stato il titolare di uno degli attacchi più belli del mondo. Poi ha messo su la palla veloce da opposto, e si è trasformato”
“Lo abbiamo convocato a Madonna di Campiglio con la nazionale giovanile e proprio “pronto-pronto” non lo era. Però “il pezzo” c’era e tramite Gigi Schiavon è iniziata la sua carriera.
Spesso facevo dei questionari e chiesi a tutti cos’è la nazionale. Fox mi rispose secco: “il posto dove ci stanno i più bravi”. La sapeva lunga fin da ragazzino. Da avversario era semplice da marcare perché lo potevi prendere solo se stava male. Da centrale ogni tanto poteva sbagliare, mentre da opposto era imprendibile a muro”.
Proseguendo, si è passati dalle birrette e schitarrate con Simone Rosalba durante e dopo il mondiale del 1998, a Luca Tencati che, oltre ad essere sorpreso dal ritiro di Fei, ha preso le ferie dalla sua attuale occupazione per esserci, fino al messaggio-video di Andrea Anastasi che ha contribuito a cambiargli il ruolo in campo: da centrale ad opposto.
“E’ colpa di Samu (Papi, ndr) e Fox (Fei, ndr) se gioco ancora. Uno evitava di farmi piegare e l’altro di attaccare. Mi hanno risparmiato tanta fatica. Inoltre, ho avuto l’onore di presentargli l’attuale moglie, Stefania”.
“Non condivido questa scelta. Io che l’ho visto fino all’altro ieri so benissimo di cosa sto parlando. In famiglia se ne renderanno conto tra un po’ di come cambierà la vita, però questa scelta rappresenta un nuovo inizio. Mi dispiace vedere l’ultimo campione del mondo in attività che appende le scarpette al chiodo”.
“Aveva un carattere particolare e delle qualità incredibili, ma era un ragazzo scavezzacollo. Quando l’ho ritrovato a Piacenza invece era un uomo: posato e migliorato. Questa trasformazione mi ha notevolmente sorpreso”.
“Abbiamo chiuso il filo che ci legava alla generazione d’oro del 1998. C’è stata un grande lungimiranza di Elisabetta Curti e di Zlati nel scegliere Fox, soprattutto per le sue qualità umane”.
“Ho scoperto cos’era il talento quando ho visto Fox”
Gli altri protagonisti della diretta: il procuratore Nino Di Giacomo, i suoi ex tecnici Luigi Schiavon, Daniele Bagnoli e l’ex compagni Davide Tovo.
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