Non si placano le tensioni all’interno della Galleria Ricci Oddi. Stefano Casali ha infatti rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione della galleria d’arte moderna.
Da tempo ormai la Galleria è al centro del dibattito politico. In particolare per quanto riguarda un suo ampliamento. Ampliamento che nei mesi scorsi aveva spinto all’ipotesi di utilizzo del palazzo Ex Enel, di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Lo stesso assessore alla Cultura, Jonathan Papamarenghi, aveva avanzato la proposta all’ente di via Sant’Eufemia.
“Gli ampi spazi, recuperati con particolare attenzione in questi mesi, potranno rappresentare pertanto un’opportunità di rilancio indiretto attraverso le sinergie che la nuova struttura potrà promuovere assieme alla galleria d’arte moderna”. Scriveva Papamarenghi.
“D’altra parte, come ai tempi l’allora direttore Stefano Fugazza diceva, la Galleria si presenta con una compattezza inalterabile e delineata. Compattezza che potrà aprirsi verso nuove prospettive ed interessi anche grazie a mostre temporanee. Con lo scopo di approfondire una tematica, un autore, un aspetto, una particolare opera, trovando un percorso sinergico con l’apertura verso il contemporaneo, strada peraltro percorsa con grandi risultati da parecchie istituzioni italiani ed estere”.
Non sono note le cause delle dimissioni di Casali, ma non è da escludere che alla base ci possano essere tensioni legate proprio a questi temi.
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