Franco Mussida presenta a Radio Sound il suo il romanzo autobiografico “Il bimbo del carillon” edito da Salani Editore. L’ex Pfm e collaboratore di grandi artisti come Fabrizio De Andrè, presenterà il suo nuovo libro in una serie di incontri ed eventi. Il 22 gennaio sarà allo Spoon di CREMONA (via Domenico Bordigallo, 16 – inizio evento ore 21.30) e il 24 gennaio presso la Sala Granata della Biblioteca Laudense di LODI.
Il libro – racconta Mussida – parla di una serie di viaggi, diciamo, un po’ sovrapposti l’uno all’altro, dove il filo conduttore è la musica.
Un incontro particolare
Si, incontro la musica grazie ad un carillon in giovanissima età, ero molto piccolo. Racconto di essere rimasto affascinato da questo suono di cristallo, una cosa meravigliosa da ascoltare. Nel libro provo a rivedere un po’ la mia vita con gli occhi del ricordo e le orecchie del cuore. Lo faccio con tutti i passaggi, c’è la PFM, tutti i grandi incontri della mia vita, come quello con Fabrizio De Andrè, ma soprattutto c’è il viaggio di un bimbo che da grande vuole vivere di musica.
Quando ha capito che la musica era la sua strada?
Il momento me lo ricordo perfettamente, perché poi la vita di tutti noi è divisa in tanti momenti. Ci sono tante nascite, perché lo si fa una volta sola esclusivamente dal punto di vista fisico. Il momento in cui io rinasco una seconda volta e scelgo di fare musicista è un po’ più avanti nell’età, attorno ai 31 anni, ovvero quando già avevo ottenuto insieme ai miei compagni un successo molto importante nel mondo, non soltanto in Italia.
E’ una età di mezzo
Noi nasciamo tutti quanti con una sorta di corrente, questa ci viene donata dai nostri genitori. Poi a un certo punto si spegne tutto e attorno ai 30 anni ti trovi un po’ da solo in grande crisi esistenziale. E’ come se si spegnesse un attimo la luce, soprattutto la luce del cuore. E’ stato quello il momento in cui ho deciso che la mia vita sarebbe stata sposarmi con la musica.
Ha scritto pagine importanti della musica italiana, come la commovente “Dolcissima Maria”
Quando si parla di musica si parla di un’arte non verbale. La musica è qualcosa di meraviglioso che ci fa provare tutto senza dover spiegare niente. La canzone ha un testo e ha un suono. Quando queste due cose si sposano in maniera diciamo sinergica l’una all’altra, come accade in Dolcissima Maria, è possibile vivere intensamente un’emozione, ma anche tutta una serie di immaginazioni e di ricordi che poi ciascuno fa sui. In quel tempo, chi si faceva le canne sosteneva che Dolcissima Maria parlasse di quel tema mentre in realtà il testo che ha scritto Mauro Pagani era dedicato a sua nonna.
Una melodia che anche oggi dà i brividi
La canzone dovrebbe avere due titoli. Un titolo dovrebbe darglielo l’autore della musica e l’altro chi ha composto il testo. Però tutta quella situazione del brivido arriva anche dal fatto che quella è una musica consolatoria. La musica dovrebbe essere scoperta un po’ di più dai giovani di più perché il mondo di oggi è molto pieno di parole.
Franco Mussida a Radio Sound
L’artista attraverso un romanzo autobiografico, racconta per la prima volta la sua vita: la chitarra come strumento che apre mondi, la scrittura, i brani, i cambiamenti generazionali, gli incontri con artisti e musicisti straordinari, l’esperienza umanistica e artistica che ha dato vita ad un gruppo leggendario come la PFM. Un vissuto che lo ha portato a scoprire la Musica come un telescopio che illumina l’anima della gente, fino a portarla in luoghi dove lavora per rendere migliori persone in difficoltà. Una vita alla costante ricerca di sé, una vita vissuta in Musica e di Musica. Un omaggio sincero alla Musica come linguaggio universale, specchio dell’anima e strumento di indagine per conoscere se stessi.
Il libro
Alla fine degli anni Quaranta, nella periferia di Milano, un bambino gattona sul pavimento attirato da un oggetto sconosciuto. Si tratta di una scatola di legno che libera nell’aria una serie di suoni cristallini, gioiosi. Con i suoi occhi grandi, illuminati di tenera ingenuità, il bambino insegue quella sorgente di magia, sentendo esplodere nel cuore un’emozione nuova e travolgente. Non lo sa ancora, ma ha appena incontrato quella che per tutta la vita sarà la sua compagna fedele, la Musica. Molto tempo dopo, quel Bimbo ormai più che settantenne sale in macchina per un viaggio in solitaria verso l’Oasi di Ninfa, nella pianura Pontina, un luogo speciale dove scavare dentro di sé e trasformare in Musica intuizioni, immagini, frammenti di memoria. È l’inizio di un percorso spirituale sulle tracce di un ragazzo schivo che negli anni Sessanta/Settanta si trova a calcare i palcoscenici di mezzo mondo, di un compositore e chitarrista formidabile che fonda, con un gruppo di altri visionari, la PFM, pietra miliare del rock progressivo italiano. Un maestro che ha messo la propria arte al servizio dei giovani allievi della sua Scuola di Musica, il CPM Music Institute, e di migliaia di persone in comunità e istituti di pena. Un uomo mai stanco di indagare il Suono come strumento per conoscere la propria anima. Con innata schiettezza e con l’imprevedibile creatività che è il suo marchio di fabbrica, Franco Mussida con questa sua nuova opera, in maniera sincera e aperta, risale all’origine del suo amore per la Musica, quella misteriosa grammatica universale che ci permette di entrare in contatto con la poesia del mondo.
Franco Mussida a Radio Sound
E’ musicista, compositore, pittore e scultore. Un ricercatore sugli effetti della Musica sull’individuo. Ha elaborato un suo specifico Codice Musicale che ha aperto nuove strade per l’uso sociale e umanistico della Musica. È uno dei fondatori della PFM, la Premiata Forneria Marconi, della quale ha firmato molti dei più grandi successi tra cui “Impressioni di Settembre”, un brano mitico e nel Cuore di tanti italiani. È fondatore e presidente del CPM Music Institute di Milano, dal 1984 un modello per la formazione musicale. Dal 1987 tiene laboratori musicali in comunità e in istituti di pena. Ha pubblicato diversi saggi sui poteri del suono e della Musica, tra gli altri “Il Pianeta della Musica” edito da Salani oggi alla sua quarta edizione.
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