Francesco Cannadoro sarà ospite della rassegna Incontri, lettura scrittura e fragilità domenica 24 settembre alle ore 11 allo spazio 4 di Via Serafini. La disabilità è impattante che resta è un eroe e chi scappa un codardo ? La storia di Federico nelle pagine del libro di Francesco Cannadoro.
Francesco Cannadoro, Valentina,Tommi e la rete
“Ad un certo punto della nostra vita siamo diventati felicemente genitori – racconta Francesco Cannadoro – ma nel giro di qualche mese ci siamo resi conto che avremmo dovuto affrontare qualcosa di un po più complesso del preventivabile. Tommaso è nato con una gravissima disabilità, e io per attirare più persone che ne sapessero più di noi, provate a pensare a due ragazzi di trentanni in Italia catapultati in un mondo così complesso e gestino Nì. Ho pensato di affacciarmi sui social per raccontarci sfruttando quella che è stata sempre la mia passione per il racconto leggero sperando di connetterci con persone che ne sapessero più di noi sulla disabilità, questo è successo e la cosa si è anche evoluta”.
Audio intervista con Francesco Cannadoro
Francesco Cannadoro profili di scambio di informazioni
“Mentre io iniziavo a raccontarmi mano a mano – spiega Francesco Cannadoro – si univano a noi sempre più persone, sono state tante le cose che abbiamo scoperto di questo mondo, informazioni che poi abbiamo cominciato a far circolare. Si è creato un percorso di mutuo aiuto social.
Le insidie dei social
“I rischi che si debbono affrontare – indica Francesco – sono oramai noti bisogna solo farsi un bello strato di pelo sullo stomaco, anche a me capitava di rimanerci male ad alcuni commenti di persone che entravano a gamba tesa e che lo fanno molto a caso, poi con il passare del tempo ho imparato a gestire emotivamente anche questo tipo di impatto”.
Francesco Cannadoro come i bambini sotto il lenzuolo
“I miei primi tre libri sono autobiografici – specifica Francesco Cannadoro – i primi due raccontano l’esperienza della disabilità dal mio punto di vista, nel primo da padre mentre nel secondo racconto anche del mio passato, io sono cresciuto in una comunità alloggio per minori. Il terzo narra il punto di vista di Tommi, con questo testo siamo entrati anche nelle scuole grazie alla proposta della De Agostini, ed è stata un’esperienza bellissima poter parlare di disabilità ai bambini. Il quarto libro è nato da una mia esigenza personale quella di un argomento che non avrei mai potuto raccontare in termini autobiografici. Io sono un padre che è rimato ed è una battaglia tutti i giorni.
“Volevo parlare anche di quelle situazioni in cui si cede, noi siamo portati a pensare che chi resta è un eroe e chi scappa è il pistola della situazione. In realtà io sono convinto che la disabilità sia qualcosa di talmente impattante che tante volte chi non ce la fa, chi scappa è terrorizzato. Ci sono anche quelli che nascono e rimangono pistola, è tutta una scala di grigi, con questo libro parla proprio del fatto che il contesto fa tanto. Una persona in un tipo di contesto potrebbe fare la parte del leone e in un altro scappare come il protagonista della storia”.
Perchè proprio a noi
“Il perché proprio a noi c’è scappato – confessa Federico – credo che sia una cosa normale, chi non è passato in una situazione come la nostra pensa che il perché proprio a noi equivalga a era meglio succedesse a qualcunaltro e invece no, nel momento in cui ti capita il pensiero è perché proprio a mio figlio, perchè deve soffrire poi mentre il tempo passa ci si rende conto che non è che debba soffrire per forza. Anche affrontando la disabilità ci si può godere la vita in qualche modo anche se cambiano un po le cose, ci si organizza in una maniera diversa ma non è scritto da nessuna parte che sia un percorso di sofferenza”.
Informazioni
Francesco Cannadoro sarà ospite della rassegna Incontri, lettura scrittura e fragilità, domenica 24 settembre alle ore 11 allo spazio 4 di Via Serafini 12. La Rassegna è promossa da ASP Azienda Servizi Alla Persona città di Piacenza, il Comune di Piacenza e Officine Gutemberg.
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