Sabato 14 dicembre, alle 16,30, nell’Auditorium della Rocca, la sindaca del Comune di Borgonovo, Monica Patelli conferirà in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale della comunità borgonovese, la cittadinanza onoraria postuma, al sociologo Francesco Alberoni.
Francesco Alberoni, nato a Borgonovo
“Il noto sociologo – afferma la Sindaca di Borgonovo Monica Patelli – – è nato proprio a Borgonovo nel 1929, qui è sepolto dopo la sua morte avvenuta nel 2023 a 93 anni; ha scelto di essere tumulato nella nostra borgata ed è con grande e sincero orgoglio che ricambiamo con affetto e cordialità questa sua scelta, conferendogli, seppure postumo, questo nostro prezioso riconoscimento”.
Francesco Alberoni, la cerimonia
La cerimonia relativa alla cittadinanza onoraria prevede un intervento della sindaca Monica Patelli, la proiezione di un breve video-intervista a Francesco Alberoni girato a Borgonovo nei primi anni Ottanta, la lettura e la proiezione di messaggi di amici illustri del sociologo, la consegna della pergamena e un intervento dei familiari cui farà seguito un brindisi augurale. Famoso in tutto il mondo per i suoi studi sui movimenti collettivi e i processi amorosi, si era laureato nel 1953 a Pavia per diventare poi docente di sociologia all’Università di Milano dal 1964. Nel corso della sua carriera si è occupato di comunicazioni di massa, di fenomeni migratori, di partecipazione politica in Italia.
Francesco Alberoni, le sue opere
Tra le sue opere più celebri si ricordano “Movimento e istituzione”, “L’élite senza potere”, “Ricerca sociologica sul divismo” e “L’Italia in trasformazione”. Come detto, Alberoni era noto in tutto il mondo anche per i suoi studi sull’amore: famosi i suoi lavori “L’erotismo”, “L’arte del comando”, “Sesso e amore”, “Leader e masse”, “Lezioni d’amore”, “L’arte di amare”. In particolare, il sociologo piacentino era divenuto una star della cultura nel 1979, quando uscì “Innamoramento e amore”: un milione di copie vendute e tradotto in tutto il mondo.
Il figlio Giulio
Commenta in proposito il figlio Giulio: “Si tratta di un riconoscimento che tiene viva la memoria di papà e mi auguro che in futuro Borgonovo possa accogliere un piccolo museo dedicato alla figura di mio padre, una sorta di centro studi che possa essere un punto di riferimento per le nuove generazioni di studiosi. Per questo ringrazio, a nome dei miei familiari, la comunità di Borgonovo e la sindaca in particolare per quel che sta facendo”. Nella sua prestigiosa attività, il sociologo piacentino è stato anche membro del Consiglio di amministrazione e consigliere anziano facente veci di presidente della Rai nel 2005. Fu anche presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dal 2002 al 2012. Inoltre è stato anche editorialista del “Corriere della Sera”, quotidiano che dal 1982 al 2011 ogni lunedì ha ospitato in prima pagina una sua rubrica intitolata “Pubblico e privato”.
Le pubblicazioni
Nel 2015 è stato pubblicato il volume antologico “Il tradimento. Come l’America ha tradito l’Europa e altri saggi”, mentre è del 2016 il saggio “L’arte di avere coraggio”. Alberoni, infine, è stato anche rettore dell’Università di Trento dal 1968 al 1970 e dello Iulm di Milano dal 1997 al 2001.
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