Addio al sociologo piacentino Francesco Alberoni, morto all’età di 93 anni.
Alberoni si è spento al Policlinico dove era ricoverato da alcuni giorni per una complicazione sopraggiunta durante una terapia alla quale era sottoposto per problemi renali.
La data dei funerali di Alberoni non è stata ancora stabilita.
Francesco Alberoni, noto in tutto il mondo per i suoi studi sui movimenti collettivi e i processi amorosi, era nato a Borgonovo il 31 dicembre del 1929. Docente di sociologia all’università di Milano dal 1964, si è occupato di comunicazioni di massa, di fenomeni migratorî, di partecipazione politica in Italia. Tra le sue opere più celebri, Movimento e istituzione; L’élite senza potere: ricerca sociologica sul divismo: L’Italia in trasformazione.
Membro del consiglio di amministrazione e consigliere anziano facente veci di presidente della Rai nel 2005, Alberoni è stato anche editorialista del Corriere della Sera. Nel 2015 è stato pubblicato il volume antologico Il tradimento. Come l’America ha tradito l’Europa e altri saggi, mentre è del 2016 il saggio L’arte di avere coraggio. Alberoni è stato anche rettore dell’Università di Trento dal 1968 al 1970 e della Iulm dal 1997 al 2001.
GLI STUDI
È stato il primo studioso italiano a scrivere di “sociologia dei consumi” e a indagare il fenomeno allora nascente del divismo. Era considerato il più importante studioso internazionale dei “movimenti collettivi”. Ma soprattutto Alberoni ha studiato per tutta la sua vita professionale l’innamoramento e le dinamiche che regolano l’amore. Nel 1979 pubblicò il saggio “Innamoramento e amore” (Garzanti) che, tradotto in 24 lingue, ha avuto un tale successo da farlo diventare a livello mondiale il sociologo della fenomenologia dell’amore, l’indagatore dei misteriosi meccanismi per cui nasce il legame tra due esseri che si scelgono.
“Anche la comunità piacentina, oggi, piange la scomparsa del professor Francesco Alberoni, ricordandone non solo l’alto profilo di intellettuale, docente, saggista e divulgatore, ma anche il profondo legame con il suo territorio d’origine”. Così la sindaca Katia Tarasconi esprime il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la scomparsa del sociologo che, come sottolinea la sindaca, “ha saputo sempre conciliare l’approccio scientifico dello studioso con le doti dell’appassionato divulgatore, innovativo anche nella scelta dei grandi temi che, nel corso della sua lunga carriera professionale, ha scelto di approfondire: da un elemento universale come l’amore, ai processi della comunicazione”.
Foti: “Se ne è andato un illustre piacentino”
“Come tanti hanno rimarcato in queste ore, il prof. Francesco Alberoni, di cui sono noti apprezzamento e stima in ambito nazionale ed internazionale nel mondo accademico e non solo, mai ha rinnegato le proprie origini. Il sincero cordoglio per la sua dipartita non può non accompagnarsi alla considerazione che se ne è andato anche un illustre piacentino” lo scrive in una nota Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, rimarcando che “nel ricordare la scomparsa di uno studioso della sagacia di Alberoni, che tanto ha scritto della evoluzione della società italiana, pare doveroso rimembrare anche il suo impegno civico, quale capolista di Fratelli d’Italia collegio nord-ovest, alle elezioni europee del 2019. Una candidatura realmente di servizio – spiega Foti – scevra da dogmi ideologici, frutto del convincimento del professore Alberoni di come il partito di Giorgia Meloni potesse essere il migliore interprete della società italiana”. “Quella del prof. Alberoni sarà un’assenza che peserà, eccome, alla cultura nazionale ed internazionale, che tuttavia potrà trovare nei suoi scritti e nelle sue lezioni, utili insegnamenti per interpretare ed affrontare al meglio il futuro” conclude Foti.
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