Foto di classe con pistola, Gilda Insegnanti: “Tutelare l’immagine della scuola in tutte le sedi competenti”

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Dopo la segnalazione della foto in cui un uomo compare con una pistola in pugno, la Gilda Insegnanti replica ad alcune accuse ricevute. Di seguito la nota integrale.

La nota della Gilda Insegnanti

Abbiamo divulgato una foto già pubblicata! L’abbiamo trovata nella cassetta della nostra posta e abbiamo verificato che si trattasse di una pubblicazione ufficiale, anche se ce l’avesse segnalata qualcuno ricordiamo che la legge tutela la figura dei whistleblowing, i dipendenti che segnalano ai sindacati particolari del loro lavoro, il fatto stesso che si voglia trovare il colpevole di una segnalazione costituisce un comportamento antisindacale.

La foto diffusa dal Polo Volta nel suo annuario di pubblico dominio non riporta alcuna didascalia o illustrazione che spieghi la discutibile scelta, visto che è assai insolito in un ambiente scolastico pubblicare foto con gente “a mano armata”, la Gilda è contitolare a tutti gli effetti di legge della rappresentanza del personale scolastico Statale tutto, con prerogative che si esplicano dentro gli edifici scolastici e non fuori, questo vale anche per il Polo Volta di Castel San Giovanni e Borgonovo Val Tidone, ci riserviamo di tutelare l’immagine e il buon nome dei docenti che vi lavorano in tutte le sedi competenti se dovesse essere opportuno, visto che sono stati associati ad un’ immagine del genere senza alcuna spiegazione preventiva, una volta tanto ringraziamo i responsabili territoriali del Ministero dell’Istruzione e del Merito che non hanno espresso posizioni favorevoli rispetto al grave accadimento.

L’Annuario è una pubblicazione ben curata ed edita dal Polo Volta, ci chiediamo: chi aveva titolo ad autorizzarne la pubblicazione e a pagare la fattura allo stampatore?

Quanto all’affermazione di una dipendente (non docente) la quale riferendosi alla presa di posizione della Gilda, ritiene tutto debba essere riconducibile “al puro scopo di attaccare l’operato della sottoscritta per alcune prese di posizione non gradite al sindacato Gilda”, non sappiamo a quali prese di posizione si riferisca, ricordiamo si tratta di una Scuola Statale che è sotto il controllo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, le cui “prese di posizione” sono deputate a soggetti apicali e non periferici.

Non abbiamo alcuna contezza di nostri specifici attacchi rivolti ad alcuna dipendente, evidentemente ci si riferisce, scambiandoli per “attacchi”, alle usuali richieste di chiarimento che rivolgiamo a chi è capo ufficio dei dirigenti scolastici, ciò comporta l’ovvia necessità di dover redigere relazioni, fatto che dovrebbe essere normale e non straordinario per chi svolge certe mansioni lavorative perché, ribadiamo, che in questa parte dell’Emilia Romagna gli uffici preposti non brillano in tema di controllo e organizzazione dei dipendenti inquadrati con qualifica di dirigente scolastico, ma questo è un problema politico non individuale.

Sollecitiamo che l’amministrazione scolastica proceda a porre in essere le opportune verifiche al fine di individuare i responsabili della divulgazione in una pubblicazione prodotta in decine o centinaia di copie che ritrae studenti anche minorenni, che ovviamente solo noi (e non chi li dovrebbe tutelare) abbiamo coperto con un “cerchietto” al fine di rendere irriconoscibile i ragazzi. I docenti del Polo Volta hanno una chiara fama, non riteniamo debba essere minimamente scalfita da certe improvvide pubblicazioni, pretendiamo che gli organi competenti tutelino l’Istituto scolastico e l’immagine dei propri dipendenti. Restiamo a disposizione per eventuali sinergie con le autorità preposte ai controlli.

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