Formazione sulla Protezione Civile nelle scuole, circa 1000 studenti, per un totale di 45 classi in 12 plessi di ogni ordine e grado: questo il bilancio, sin qui, degli incontri di formazione promossi dall’Ufficio Protezione Civile del Corpo di Polizia Locale di Piacenza nel corso dell’anno scolastico 2023-2024, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale.
Alla base del percorso educativo, il Piano di Protezione Civile del Comune di Piacenza, i cui contenuti fondamentali illustrati ai ragazzi dal geologo Roberto Santacroce, funzionario del Centro operativo comunale: dalla previsione dei rischi alla prevenzione, dal sistema di allertamento della popolazione (con i codici di diverso colore tra il giallo, l’arancione e il rosso) al modello organizzativo di intervento e del soccorso, oltre alle misure di autoprotezione.
Alcune lezioni hanno visto la fattiva collaborazione di Camillo Piga, dell’Associazione nazionale Vigili del Fuoco, che da anni svolge un prezioso ruolo divulgativo, soprattutto con i bambini, nell’informare sui comportamenti adeguati da attuare in caso di emergenza. A Chiara Gemmati, responsabile delle relazioni esterne del Consorzio di Bonifica, il compito di spiegare le funzioni assolte dall’ente con continuità, nonché in situazioni emergenziali di Protezione Civile, in materia di distribuzione irrigua, difesa idraulica e del suolo.
Gli appuntamenti nelle scuole sono occasione anche per distribuire la Guida al Cittadino – scaricabile dalla sezione del sito www.comune.piacenza.it dedicata alla Protezione Civile – che racchiude le nozioni basilari del Piano comunale, con l’obiettivo di rendere la comunità consapevole non solo dell’operatività del sistema di Protezione Civile a Piacenza, ma anche delle possibili situazioni di pericolo e delle azioni corrette da attuare per proteggere sé stessi, gli altri e il proprio territorio.
Tra le criticità riportate nel documento, il rischio idraulico è quello più fortemente percepito e legato alla presenza dei fiumi Po, Trebbia e del torrente Nure, oltre a una fitta rete di canali; oltre alle alluvioni, che nell’opuscolo introducono il capitolo incentrato sui rischi, vengono prese in considerazione forti nevicate, gelo, temporali, fulmini e vento, nonché il rischio sismico, industriale e l’interruzione di pubblici servizi (ad esempio, erogazione di energia elettrica o acqua), cui seguono gli incendi, le emergenze ambientali e sanitarie, sino ai rischi di contaminazione nucleare.
Durante gli incontri, sono inoltre fornite agli studenti delle ultime classi delle secondarie di 2° grado tutte le indicazioni utili per avvicinarsi come volontari alla Protezione Civile, tramite il Coordinamento provinciale di volontariato.
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