“Forma struttura e colore”, dal 25 settembre al 31 ottobre si tiene a Castell’Arquato la mostra dedicata a Bruno Cassinari. I dipinti e disegni dell’artista piacentino sono esposti a Palazzo del Podestà.
Bruno Cassinari (1912-1992), pittore e scultore piacentino, è stato uno dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra, i suoi lavori sono caratterizzati da deformazioni formali di ascendenza espressionista con riflessioni sulla strutturazione Cubista.
Cassinari si trasferì a Milano nel 1929, dove fu intensamente attivo fin dai tempi dell’adesione al gruppo di “Corrente”. Frequentò dal 1934 al 1938 l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si diplomò sotto la guida di Aldo Carpi. Si formò non solo a Milano ma anche sulla costa francese, in particolare ad Antibes, dove tra il 1949 e il 1953 conobbe direttamente Picasso, da cui fu chiamato a esporre al Musée d’Antibes nell’estate del 1950, e Georges Braque, Marc Chagall, Matisse, Paul Eluard, Jean Cocteau.
Soprattutto, il soggiorno mediterraneo rappresentò l’incontro della sua pittura con il respiro e il colore del mare, segnando una fase di speciale energia creativa. Nel 1962, Cassinari riaprì il suo studio in compagnia di Ernesto Treccani a Gropparello, terra nativa. Da quel momento ricomparve nel suo lavoro l’ambiente rurale già indagato negli anni Quaranta, fattosi ora mosso e acceso in senso drammatico.
Ogni luogo reinterpretato attraverso la forza del colore riscosse attenzione successo dalla critica – memorabili le parole di Elio Vittorini nel 1941 – e riconoscimenti istituzionali all’estero: già negli anni Cinquanta, il lavoro di Cassinari ricevette il Gran Premio della Cultura Italiana alla XXVI Biennale di Venezia (1952) ed era noto anche alla scena artistica internazionale. Comparve in mostre di rilievo negli Stati Uniti (1952, 1957), in Australia (1956) e in America Latina (1957).
Fu un ritrattista mondano, celebri i dipinti di Gina Lollobrigida (1955) e di Carla Fracci (1958), e al tempo stesso pittore del sacro: sue le vetrate nella basilica di San Domenico a Siena (1982). Morì a Milano nel 1992, nello studio che recava ovunque tracce del suo temperamento artistico.
La mostra a Palazzo ospiterà circa 30 opere del periodo storico ‘40 – ‘50, tra olii, disegni e una scultura, tutti pubblicati in catalogo. Curatore della mostra e del catalogo è Ivo Iori, in collaborazione con Giovanna Cassinari, figlia del Maestro. Responsabile organizzativa della mostra è Sandra Bozzarelli. Inoltre è prevista una bellissima scultura equestre nella piazza del Municipio.
La mostra di Castell’Arquato si aggiunge all’unica esposizione che il Comune di Piacenza ha dedicato al Maestro, nel 1983 a Palazzo Farnese.
Ufficio Turistico Castell’Arquato
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