Fondazione Teatri , Liberali: “Bilancio poco chiaro, aspetti preoccupanti da chiarire”

Il Bilancio della Fondazione Teatri – a parte l’intreccio di persona o persone – non e’ sufficientemente chiaro e rimangono molti aspetti (anche preoccupanti) da chiarire. Lo sostiene l’associazione Liberali Piacentini.

L’aumento di contributo alla Fondazione Teatri non è un dato da esporre trionfalmente. Per ottenere il contributo FUS (ossia il contributo che il MIBACT conferisce ogni anno a teatri, associazioni, accademie, festival, prosa etc.) l’ente richiedente deve redigere una domanda certificando la programmazione triennale a venire; il tutto indicando costi fissi, variabili etc, da integrare via via con una rendicontazione annuale.

Nel triennio 2015–2017 il Ministero ha deliberato un aumento in automatico del contributo di circa 5% per la maggior parte delle fondazioni teatrali. Vediamo quindi la progressione del suddetto triennio relativa al nostro Teatro: – 2015: € 527.000 – 2016: € 564.695 – 2017: € 604.223. Gli aumenti sono in linea con quanto esposto (nel 2017 la crescita fu del 7%).

Nel 2018 la Fondazione Teatri ha avuto una leggera diminuzione del contributo rispetto al 2017 (da € 604.000 ad € 598.000), mentre ai Teatri delle città limitrofe è aumentato: Cremona è passata da € 743.000 (2017) ad € 904.000 (2018); Reggio Emilia è passata da € 1.182.000 (2017) ad € 1.239.000 (2018). Il contributo FUS è frutto di calcoli complessi che dipendono, come detto, anche dai costi (fissi e variabili). Per di più, un’analisi corretta deve tener conto dei saldi: si possono cioè produrre più spettacoli, ottenere più risorse, ma al contempo andare incontro a maggiori spese.

Nel 2018 la Fondazione Teatri ha speso € 54.830,32 per la Segreteria di produzione ed € 50.606,60 per consulenze (contro gli € 30.000 del bilancio preventivo). Nei bilanci precedenti il costo per la Segreteria di produzione era in capo alla Fondazione Toscanini, della quale il Direttore artistico Cristina Ferrari, fra l’altro, è Consigliere di amministrazione. Non è spiegato a chi gli € 54.830,32 vadano, essendo generalmente indicata la spesa come Segreteria di produzione.

In relazione al punto 5, rimangono sempre inevase le seguenti questioni: a chi esattamente vanno (e perché) i soldi delle consulenze? In che cosa consiste la Segreteria di produzione? Ed anche il per il 2018 e per il 2019 ci si riferisce sempre alla Fondazione Toscanini?

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