Fondazione dell’Arma, celebrazioni in forma ridotta “Rispetto per il dolore del paese”. Furti in calo del 22%, aumentano gli arresti per droga – AUDIO e FOTO

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I 206 anni della fondazione dell’Arma dei carabinieri si sono celebrati in sordina, in linea con il periodo che stiamo vivendo dalla fine di febbraio. Un po’ per non creare assembramenti, un po’ perché, come ha ricordato il prefetto Maurizio Falco, questo sarebbe un momento di festa ma non c’è nulla da festeggiare. Solo il prefetto e il comandante provinciale dei carabinieri, Stefano Savo, hanno deposto la corona d’alloro davanti alla stele che commemora Paride Biselli, a cui è intitolata la caserma di viale Beverora.

Una cerimonia contenuta nelle forme per esprimere la vicinanza alla sofferenza del Paese. Anche l’Arma in prima istanza ha pianto dieci vittime per il Covid-19 e numerosi militari che sono rimasti contagiati”. Queste le parole di Savo.

Reati in calo

L’analisi dell’andamento della criminalità diffusa nel territorio di Piacenza registra un netto calo della delittuosità generale. I dati sono riferiti dal giugno 2019 a maggio 2020. Un calo del 19,5% negli ultimi dodici mesi rispetto all’anno precedente. In particolare i furti calano del 22% e le rapine del 9,6%.

Resta da capire quanto l’emergenza sanitaria abbia inciso su questo calo dei reati. “Le misure sulla mobilità hanno inciso anche sulla mobilità criminale, ovviamente. In più il comando generale ha inviato a Piacenza unità di rinforzo che ci hanno consentito di incrementare il controllo nel nostro territorio”, spiega Savo.

Andamento dell’azione di contrasto

I reparti dell’Arma si sono resi protagonisti di numerose azioni di contrasto alla microcriminalità, intensificando l’attività preventiva; i servizi, infatti, sono aumentati del 18.7%. Aumentata anche l’attività repressiva contro i reati predatori. In particolare, nel corso di questi ultimi 12 mesi, le persone segnalate all’autorità giudiziaria sono state 1.996 (di cui 358 in stato di arresto); mentre sono in corso sviluppi investigativi su vari episodi/fenomeni criminali.

Emergenza COVID-19

La situazione epidemiologica ha determinato un cambiamento del contesto operativo e ambientale, per effetto delle stringenti norme sulla mobilità emanate a vari livelli di Governo e delle esigenze di controllo del territorio.
In tale quadro, la priorità è stata attribuita all’attività di informazione, rassicurazione e protezione soprattutto nei confronti di persone sole e anziane, e quando possibile da espressioni di concreta solidarietà.

Attività antidroga

Dal giugno 2019 a maggio 2020 le persone arrestate per reati di spaccio di stupefacenti sono state 178. Un incremento del 16,3% rispetto al periodo precedente; mentre quelle denunciate in stato di libertà sono state 108, un calo del 36,5% rispetto all’anno precedente. Sono state segnalate alla Prefettura di Piacenza, quali assuntori 414 persone.

Sono state sequestrate le seguenti sostanze:
• cocaina g. 299
• eroina g. 169
• hashish g. 6,682
• cannabis indica g. 1449
• cannabis indica piante 656
• altre sostanze chimiche. g. 16.615

Violenza di genere

Nel medesimo periodo le persone segnalate all’A.G. per reati legati alla violenza di genere sono state 32, di cui 13 in stato di arresto.
Relativamente a tale ambito, i fatti si sono verificati:

  • 14 episodi in ambito “domestico” hanno riguardato autori italiani;
  • 7 episodi in ambito “domestico” hanno riguardato autori stranieri;
  • 3 episodi in ambito domestico hanno riguardato figli contro genitori;
  • 3 episodio si è verificato in ambito lavorativo fra colleghi di lavoro di sesso opposto;
  • 1 episodio ha riguardato maltrattamenti nei confronti di bambini in asilo, con 3 arresti e 2 denunce in stato di libertà;
  • 1 episodio ha riguardato episodi di atti persecutori da parte di una donna in danno di un uomo;
  • 11 episodi sono stati perseguiti con il c.d. “codice rosso”.

“Piacenza ha risposto molto bene a questa emergenza sanitaria, sia dal punto di vista professionale che comunitario”, ha spiegato il prefetto Maurizio Falco. “Ricercatori, medici, operatori sanitari. Ma anche gli imprenditori che non hanno mai negato il loro appoggio alla Regione nel donare mascherine e dispositivi medici. Fino ai semplici cittadini che hanno rispettato restrizioni della libertà individuale che mai avremmo pensato di adottare. Anche a Roma si sono complimentati con il nostro territorio per come abbiamo reagito. Però abbiamo registrato quasi mille decessi e questo è un bilancio pesantissimo per una città come Piacenza. Per questo non possiamo permetterci di festeggiare”.

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