Programma ricco e ospiti di riconosciuto prestigio per Fol in Fest, la cui seconda edizione è stata presentata questa mattina in Provincia. Organizzato dai Comuni di Alta Val Tidone (ente capofila), Ferriere, Morfasso e Ottone, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna e di alcuni sponsor, Fol in Fest si svolgerà dal 23 al 27 agosto in diverse location dei territori interessati.
In avvio di conferenza stampa, il direttore artistico di Fol in Fest Paolo Verri ha sintetizzato – con un intervento video – obiettivi e fil rouge dell’iniziativa, riassunti anche nel concept ufficiale dell’evento: «La crisi climatica sta mettendo in luce come le aree interne delle nostre valli potranno sempre più rifiorire: riprendendo un ruolo antico, che dava alle tappe lungo le vie dei pellegrinaggi la possibilità di diventare centri di riflessione e di comunità, le valli tornano ad essere spazio in cui progettare il futuro, in cui incontrare i protagonisti del presente, in cui ritessere le trame di un passato ricco di eredità. Paesi e territori che rischiavano di scomparire dalle mappe stanno vivendo una nuova vita, più ricca e interessante».
Soprattutto di questo parleranno personaggi di primissimo piano come Vittorio Sgarbi e Giampiero Lupatelli, che da sempre conoscono il valore artistico e socio-economico delle valli piacentine; percorreranno le nostre strade narratori e musicisti di caratura come Davide Longo, John Greaves e Giorgio Piazza; apriranno finestre sul mondo uno dei più longevi reporter di guerra italiani, Domenico Quirico, attraverso un libro destinato a ragazze e ragazzi, e le parole di Italo Calvino, di cui ricorre il centenario della nascita, riprese e raccontate da Maurizio Cammi.
Interpretare i cambiamenti a proprio vantaggio
Il presidente del comitato organizzatore Massimo Polledri ha ringraziato – come hanno fatto, a seguire, tutti gli amministratori locali – Fondazione di Piacenza e Vigevano, Regione Emilia-Romagna e sponsor per il sostegno alla seconda edizione di Fol in Fest, sottolineando come il festival sia il segno della vitalità di «Quattro Comuni che tornano ad essere protagonisti della crescita economica e culturale e cercano di interpretare i cambiamenti a proprio vantaggio, non in senso egoistico ma – come lievito nella farina – a beneficio dell’intero territorio. Da sottolineare alcune novità del programma, che spazierà anche tra scuola e lavoro (con il welfare aziendale), famiglia e donne, aggiungendo altri temi forti a quelli già lanciati nella prima edizione».
Robert Gionelli, consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha elogiato i Comuni organizzatori in quanto «Attivi, anzi proattivi nel mettere in campo eventi trasversali alle principali aree di intervento della Fondazione. Mi auguro che la loro capacità di far squadra sia di esempio: sinergie e qualità nei contenuti contribuiscono a dare risposte concrete alla montagna, e a favorire – in controtendenza – l’arrivo di nuovi abitanti».
Tutti gli amministratori intervenuti hanno evidenziato i dettagli dei contenuti e le particolarità degli eventi (vedi programma) che si svolgeranno nei reciproci territori comunali, per poi toccare anche altri aspetti.
Welfare aziendale
Sottolineato – nella sua veste di consigliere provinciale – la vicinanza dell’ente di Corso Garibaldi, il sindaco di Alta Val Tidone Franco Albertini ha rimarcato l’importanza del convegno “Welfare aziendale. Un ponte tra pianura e montagna” di mercoledì 23 agosto: «Discuteremo, anche con membri del governo, di sviluppo delle aree interne e di welfare territoriale con imprenditori della logistica, enti locali e rappresentanti del mondo scolastico. Gli insediamenti produttivi, attirando famiglie, possono dar forza ad un tessuto commerciale e sociale sostenuto da maggiori servizi e nel quale la scuola, attraverso gli opportuni investimenti, può diventare luogo di riferimento per favorire l’integrazione e la piena occupazione».
Anche il sindaco di Morfasso Paolo Calestani ha sottolineato come solo attraverso il rilancio dei territori aumentino le chance di vincere la battaglia contro il rischio di spopolamento: «Per accompagnare i Comuni di montagna verso un futuro migliore servono servizi adeguati, presenza delle scuole (e risorse per gli educatori) per garantire pari opportunità formative per tutti e attenzione ai presidi sociali».
Il vicesindaco di Ottone Lucia Girometta, portando anche i saluti del sindaco Federico Beccia, ha ricordato la definizione di Hemingway della Val Trebbia come “più bella del mondo”, sottolineando che «Fol in Fest ha la stessa leggerezza di Calvino: non superficialità, quindi, ma capacità di planare sulle cose senza macigni sul cuore, dando aria all’intensità di giorni partecipati, pieni di cultura e di suggestioni».
Per Carlotta Oppizzi, sindaco di Ferriere, «Fin dall’avvio di questo progetto, Fol in Fest ha il suo punto di forza nel gioco di squadra. La differenza fondamentale rispetto alle inziative calate dall’alto è nel fatto che questi quattro Comuni la loro squadra se la sono scelta, sulla base di analoghe problematiche ma anche di risorse condivise che hanno l’obiettivo di affrontarle».
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