Terminato oggi lo stato d’emergenza per il Covid, ma non le criticità. Almeno per quanto riguarda la scuola. Nelle scuole di ogni ordine e grado (dai 6 anni in su), rimane l’obbligo di indossare le mascherine, ma basteranno le chirurgiche. In presenza di almeno quattro casi di positività tra le alunne e gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per le bambine e i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo.
La Dad potrà essere attivata solo per gli studenti con positività certificata dal medico, previa richiesta della famiglia o dello stesso alunno, se maggiorenne. I positivi saranno riammessi dopo isolamento e tampone.
Per i sintomatici sarà necessario un test antigenico (anche autotesting) o molecolare che escluda l’infezione.
Infine, torneranno le gite, le uscite didattiche e le manifestazioni sportive scolastiche.
“Tante novità e un po’ confuse”, commenta Giovanni Zavattoni, della Cgil.
“Finalmente la proroga dei contratti Covid, ma le scuole in questo momento hanno difficoltà a prorogare i contratti perché mancano i fondi. Inoltre possono rientrare in servizio le persone che hanno scelto di non vaccinarsi, ma saranno considerati lavoratori inidonei e non possono entrare in contatto con gli alunni. Parliamo di migliaia di docenti, quindi si tratta anche di uno sperpero di denaro pubblico. In questo momento si dovrebbe fare squadra e non infiammare i malumori”.
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