Fideiussione falsa, scatta l’inchiesta della procura piacentina: perquisizioni in tutta Italia, scoperte contraffazioni per 185 milioni di euro. Le reazioni politiche

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La Guardia di Finanza, all’esito di un’articolata attività di indagine coordinata da questa Procura, sta dando esecuzione, sul territorio Nazionale, a numerosi ordini di esibizione documentale e sequestro presso le sedi di diversi Enti Pubblici, Società Partecipate, nonché di due Enti di ricerca e di un Dicastero ministeriale, al fine di acquisire polizze fideiussorie, ritenute contraffatte, emesse a loro favore, per un totale di circa 185 milioni di euro.

Gli odierni provvedimenti si sono resi necessari a seguito dell’individuazione dell’autore dei documenti falsi e del rinvenimento, nella sua disponibilità, di consistente materiale informatico.

Le attività – avviate in molte città, tra cui Piacenza, Roma, Palermo, Messina, Genova, Firenze – si sostanziano nell’acquisizione di documentazione, presentata da soggetti economici privati, a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni previste per l’aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture. Allo stato degli atti, gli Enti Pubblici coinvolti risultano parte offesa.

Il sindaco Tarasconi: “Contorni inquietanti”

“Con riferimento al caso della polizza fideiussoria presentata dalla società concessionaria Piacenza Parcheggi a garanzia del canone annuo per la gestione degli stalli di sosta, polizza poi risultata falsa, apprendiamo dalla Procura della Repubblica – che ha comunicato l’esito di un’articolata indagine svolta dalla Guardia di Finanza – che il Comune di Piacenza è rimasto coinvolto in un colossale e multimilionario giro di truffe su scala nazionale. L’ente piacentino è dunque uno dei tanti in Italia che purtroppo, allo stato degli atti, si trova ad essere parte offesa in questa disdicevole vicenda, come ha chiarito la stessa procuratrice Grazia Pradella in una nota ufficiale. Una vicenda che, con l’individuazione del presunto autore dei documenti falsi, sta ora assumendo contorni più chiari. E si tratta di contorni inquietanti, visto il coinvolgimento come parti offese di tanti enti pubblici, società partecipate, enti di ricerca e addirittura un Ministero”. 

Il centrodestra: “Bene l’indagine della Guardia di Finanza, ma per Piazza Cittadella manca ancora bancabilità e copertura fideiussoria”

“Riteniamo prima di tutto doveroso rivolgere un sentito plauso alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza per l’accurata indagine che sta portando alla luce un’articolata truffa a livello nazionale legata alla produzione di fideiussioni false emesse a favore di svariati enti e che pare coinvolgere anche l’ormai noto caso della polizza fideiussoria falsa legata alla pratica di Piazza Cittadella.

Ciò premesso, proprio in relazione alla vicenda che interessa più da vicino la città di Piacenza, non deve però sfuggire – al di là di qualche maldestro tentativo di autoassoluzione e depistaggio mediatico da parte dell’Amministrazione di centrosinistra – quali siano gli aspetti più rilevanti che riguardano il tema della costruzione del parcheggio interrato davanti a Palazzo Farnese: la mancata presentazione, nei termini stabiliti, della bancabilità e della copertura fideiussoria da parte del concessionario.

Elementi sostanziali, questi ultimi, che come abbiamo più volte ribadito, dovrebbero indurre immediatamente il Comune di Piacenza, come chiesto anche nell’ultimo consiglio, a risolvere il contratto e a porre fine a una vicenda che sta bloccando la città”.

Preso atto dunque della comunicazione della Procura della Repubblica in merito all’indagine sulle fideiussioni false, i consiglieri del centrodestra non perdono di vista il nocciolo della questione che riguarda Piacenza e il caso Piazza Cittadella: “Non confondiamo i temi, come l’Amministrazione sembra voler  fare  con le recenti dichiarazioni – aggiungono i consiglieri di centrodestra – Un conto è la fideiussione falsa, su cui comunque già da molto tempo l’avvocatura e i revisori dei conti del Comune, inascoltati dalla Giunta, avevano espresso diversi rilievi, altro conto è il proseguimento di un contratto con un soggetto che ostinatamente continua a non produrre la documentazione necessaria per poter proseguire nell’iter”. 

“Siamo certi – concludono – che il Comune abbia in mano gli elementi per poter risolvere  la vicenda, e continuiamo a non comprendere il motivo dell’ingiustificata ostinazione con cui l”Amministrazione Tarasconi non voglia prendere atto di quanto è evidente a tutti ”.

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