“Il Comune non ha avviato la procedura di risoluzione del contratto per inadempimento di Piacenza Parcheggi ma si è limitata ad inviare, al gestore, una semplice richiesta al deposito di una nuova polizza a garanzia del canone concessorio”. Così i consiglieri comunali Soresi, Zanardi e Domeneghetti intervengono nuovamente sul caso della falsa fideiussione.
La nota dei consiglieri di Fratelli d’Italia
Richiesta che è ben lontana dal configurarsi quale diffida in grado di avviare il procedimento di risoluzione contrattuale. Richiesta che nemmeno impone al gestore un termine entro cui inviare la nuova fideiussione, così come invece prevede il contratto di concessione del 2012, precisano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
Ancora una volta – puntualizzano Soresi, Zanardi e Domeneghetti – si consente al concessionario, come già avvenuto con la bancabilità, di beneficiare dell’assenza di termini perentori entro i quali adempiere ad obblighi contrattuali fondamentali per il prosieguo della concessione e per la realizzazione del parcheggio interrato.
Dove sarebbe, allora, la tanto decantata posizione di forza contrattuale del Comune dopo la firma dell’addendum dello scorso dicembre?
La verità è che il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, scoprendo la falsità della fideiussione, aveva sì messo il Comune in una posizione di forza e, più precisamente, nelle condizioni di poter risolvere il contratto di concessione che prevede la realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella in cui, ormai, sembra credere solo il sindaco Tarasconi.
Eppure, questa opportunità – concludono i consiglieri di Fratelli d’Italia – è stata incredibilmente ignorata per ragioni politiche che travalicano inequivocabili disposti contrattuali.
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