Clima molto teso in consiglio comunale dove si è discusso, e non poteva essere altrimenti, della fideiussione falsa legata al progetto del parcheggio interrato di piazza Cittadella. Tutto è iniziato con il centrosinistra che ha accusato le opposizioni di creare una cultura del sospetto nei confronti della maggioranza. Secondo Boris Infantino (Pd), Fratelli d’Italia avrebbe avanzato il dubbio che la giunta sapesse della falsità della fideiussione: il consigliere di maggioranza si è scagliato contro questi sospetti.
“Sicuramente c’è stata una procedura che si è inceppata e qualcosa non ha funzionato, se nessuno se ne è accorto. Ma la questione non è chi è il sindaco in carica, la questione diventa politica per un altro motivo: diventa politica perché la consigliera Soresi su mia sollecitazione ha spiegato come ha fatto a scoprire l’inghippo. Soresi ha detto che il dubbio le è venuto perché vedevano che la fideiussione non veniva escussa. Si sono chiesti il perché e hanno dedotto che se non veniva escussa il sottotesto è ‘sapevate che la fideiussione non si poteva escutere perché sapevate che c’era qualche problema di falsità. E allora questo io non lo accetto, e contro questo politicamente mi scaglio e mi dispiaccio, dell’esistenza di questa cultura del sospetto. Nel momento in cui si pensa che qualcuno lo sapesse, anche perché di fideiussioni escusse non ce ne sono mai state”.
Il carico da 90 è stato sganciato dal collega di maggioranza, Gianluca Ceccarelli (Piacenza Oltre) il quale ha accusato il centrodestra di non essere in grado di fare politica.
“Come già detto più volte, non reputandoci perfetti, noi siamo ben predisposti all’ascolto, ma così come siamo ben predisposti all’ascolto, siamo altrettanto ben predisposti a rispedire al mittente tutti quegli inviti che noi nel nostro piccolo reputiamo strumentali a mettere in dubbio quella che è la bontà degli atti dell’amministrazione. Uno può essere più o meno d’accordo su una decisione politica, uno può essere d’accordo sul fatto che si faccia o meno Piazza Cittadella, ma un altro discorso invece è continuare a strumentalizzare ogni fatto che accade. Ma capisco che questo per voi può essere difficile, perché significa fare politica: una parola grossa, molto difficile, ed è quello che serve a questa città. Quindi io penso una cosa molto semplice: che quando voi vi riterrete pronti per fare questo grande passo, perché per voi è un grande passo fare politica, ci troverete altrettanto pronti ad ascoltarvi”.
Al centrosinistra hanno risposto le opposizioni.
“Ceccarelli dice che dobbiamo imparare a fare politica. In fatto di tema penso di poter accompagnare a spasso Ceccarelli. Se vuoi proviamo. Ritengo offensivo rivolgere a una parte del Consiglio Comunale che non è la tua parte politica, che deve imparare a far politica, perché vorrei capire cosa vuol dire imparare a far politica, pensarla come te? No, non la penso come te”.
“Ma è anche oltraggioso nei confronti della storia di ognuno di noi. Poi, se devo metterla in politica, dico quello che penso allora: le cariche bisogna meritarsele attraverso il merito politico, non attraverso interventi o posizioni politiche che si assumono in ossequio a degli ordini di scuderia. Se vuoi fare il Presidente del Consiglio cerca di meritartelo, ma cerca di meritartelo per la coerenza degli interventi e soprattutto dimostrando da consigliere comunale che quando siederai là, se mai siederai là, sei un elemento di garanzia e di tutela per tutti, non di una parte politica. Comincia a farlo adesso”.
“Io inviterei il Sindaco, ma tutti i consiglieri di maggioranza, ad una maggiore cautela, perché troppe volte le sollecitazioni della minoranza sono state completamente ignorate e anche quelle di certi uffici. E invece cosa abbiamo sentito oggi? Abbiamo sentito delle dichiarazioni inaccettabili del consigliere Ceccarelli che ci viene a fare lezioni di politica, di come si deve fare politica, facendo un po’ anche da controcanto a quanto abbiamo letto sul giornale sabato a proposito del sindaco che anche lei sulle azioni politiche di Fratelli d’Italia si è permessa di dare un giudizio negativo dicendo che lei questa politica non l’ha mai portata avanti”.
“Infantino poi ci accusa di cultura del sospetto: ma, consigliere Infantino, la vera cultura del sospetto la fa lei nel momento in cui si fa questi retropensieri su come Fratelli d’Italia possa aver avuto dei dubbi sulla validità della fideiussione. Quindi vuol dire che ci sono degli uffici all’interno del comune che sapevano che la fideiussione fosse falsa: questo mi lascerebbe veramente sbalordito, questo sarebbe davvero grave”.
“Ho sentito dire dalla collega De Micheli che paradossalmente il fatto che è arrivata la fideiussione falsa adesso ci mette nelle condizioni di essere fortunati perché adesso sono stati saldati i debiti, tutto a posto. Ho capito, ma non vantiamoci, cioè non facciamone un vanto. Secondo me, ripeto, dobbiamo ripartire su binari diversi. Ci sono altre fideiussioni in giro, queste fideiussioni le abbiamo verificate, siamo tranquilli su queste, tutto a posto? Ecco, partiamo da queste cose”.
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