Il mondo occidentale è al tramonto? È la domanda che si poneva la lectio magistralis tenuta dal prof. Renato Cristin nella seconda giornata della nona edizione del Festival della cultura della libertà “Corrado Sforza Fogliani”, svoltasi sabato e domenica scorsi al PalabancaEventi di via Mazzini.
La risposta del docente universitario e saggista non è molto rassicurante: «L’Occidente sta decadendo per inerzia e la via del tramonto non è così lontana». Ecco che cosa scriveva lo stesso prof. Cristin nel suo libro “I padroni del caos” (edizioni liberilibri): “A partire dagli anni Sessanta si è progressivamente imposto un pensiero antioccidentale che, congiungendosi oggi con il burocratismo delle istituzioni comunitarie, narcotizza la coscienza dei popoli europei, impone il politicamente corretto e l’accoglienza dell’altro, extraeuropeo, negando la nostra identità e producendo il caos come orizzonte storico concreto”.
“I padroni di questo caos propugnano un’ideologia europeista che mira a dissolvere l’Europa dei popoli e delle nazioni in un contenitore neutro. Attraverso una rigorosa analisi di questo percorso filosofico, culturale, etico e politico consolidatosi nell’ultimo quarantennio – che rischia tra l’altro di condurre alla islamizzazione dell’Europa -, viene qui elaborata la teoria di un nuovo reazionarismo euroidentitario come rigenerazione del paradigma liberalconservatore”.
“Oggi – ha meglio specificato l’oratore durante la lectio – l’Occidente si trova sotto assedio (anomalo e paradossale) sia dall’interno che dall’esterno. L’antioccidentalismo interno, antiliberale e antiliberista, è rappresentato dal progressismo, dall’ideologia woke da una parte e da quella pseudo destra antiamericana e filorussa che vede l’Occidente come un mondo in putrefazione. L’aggressione dall’esterno arriva invece dall’attivo e pericoloso asse Russia-Cina-Iran”.
Secondo il professore di Ermeneutica filosofica (Università di Trieste) non dobbiamo abbassare la guardia sulla presenza dell’Islam radicale in Europa e sul fenomeno del terrorismo. Il relatore ha quindi individuato alcuni stress-test volti a saggiare la capacità di difesa del mondo occidentale dalle citate aggressioni: tra questi, gli attacchi alla civiltà occidentale; la penetrazione cinese e russa in varie parti del mondo; l’esplosione della pandemia («il test pandemico è servito ai nemici dell’Occidente per produrre caos»); l’invasione russa dell’Ucraina («ignobile»); la guerra contro Israele.
«La realtà – ha affermato il prof. Cristin – è che l’Occidente è in guerra e la Russia putiniana sta cercando alleati in Europa».
Ma c’è una soluzione ai problemi dell’Occidente? Renato Cristin ci ha fatto vedere una luce in fondo al tunnel: «La soluzione politica e culturale è il liberalismo, che potrebbe aiutare il mondo occidentale a reggere l’urto dei nemici e della storia. Un liberalismo che propugni sì meno Stato ma non zero Stato come in fondo avrebbe voluto Marx. Forse la nostra salvezza sta nel recuperare il senso dell’Europa dei popoli e delle nazioni, dal cui virtuosismo la stessa dipenderà».
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