Una nuova educazione sentimentale. Se n’è parlato oggi al Festival del Pensare Contemporaneo con la scrittrice Maura Gangitano, protagonista dell’incontro: “Erotica dei sentimenti”.
“Non ha niente a che fare con il galateo, con le buone maniere, ma con la consapevolezza di quello che ti accade dentro. Come esseri umani nel teatro del nostro corpo succede di tutto e non è sbagliato provare rabbia, frustrazione, essere delusi, essere tristi. La questione è come reagiamo a tutto questo. Non è solo un fatto privato, ma è anche una questione pubblica, soprattutto dove questo diventa violenza nei confronti degli altri, nei confronti delle donne. Bisognerebbe parlarne, siamo tra i pochissimi paesi in Europa che non ha un programma di educazione sentimentale a scuola”.
“Non significa indottrinare, instillare delle idee strane nei giovani, ma significa accompagnarli a capire cosa desiderano, cosa provano, cosa sentono e cosa vorrebbero dal futuro. Per questo un’educazione sentimentale è qualcosa che costruiamo insieme e di cui dovremmo parlare”.
“La differenza tra educazione e insegnamento è che intanto i sentimenti non si insegnano, al massimo si riescono a imparare. L’educazione vuol dire mettersi insieme, mettersi accanto e cercare di tirare fuori, (educere è una cosa etimologica), quello che già c’è dentro di noi”, commenta Lella Costa.
“Dovrebbe essere una sorta di educazione permanente, perché non è che una volta diventi adulto sei imparato per sempre. Sicuramente gli insegnanti dovrebbero e potrebbero, però ci vorrebbe dietro un progetto che aiutasse gli insegnanti, che desse loro gli strumenti e anche il potere di fare questo tipo di lavoro”.
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