“I volontari sono una componente preziosissima del Festival del Pensare Contemporaneo. Non solo per il contributo fondamentale che garantiscono all’organizzazione, complessa, di un grande evento, ma anche per l’apporto di vitalità e coinvolgimento del territorio di cui sono espressione il loro impegno e la loro encomiabile disponibilità.
L’incontro di oggi è il momento in cui li ringraziamo pubblicamente per il lavoro che hanno svolto e per come hanno supportato ogni aspetto della manifestazione, aiutandoci a garantirne il successo”.
Così i rappresentanti delle istituzioni riunite questa sera nella cornice del Salone Pierluigi a Palazzo Farnese – la sindaca Katia Tarasconi, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e il suo vice, Mario Magnelli, alla guida del Comitato promotore del Festival, unitamente alla direttrice della Fondazione Teatri Cristina Ferrari – nel consegnare gli attestati di riconoscimento a coloro che hanno prestato servizio, nel settembre scorso, alla seconda edizione della kermesse dedicata al “Pensare Contemporaneo”.
In totale, sono 68 – più del doppio rispetto ai 30 volontari su cui il Festival aveva potuto contare al suo debutto nel 2023 – le persone che hanno messo a disposizione tempo, attitudini, competenze e il desiderio di sentirsi parte di una pagina importante della vita e della crescita culturale della città, come è emerso anche dalle testimonianze dei presenti. Per la maggior parte donne (il 75%), con un’età media di 29 anni, poco più della metà del gruppo – il 54% – era costituito da studenti, il 43% da lavoratori e il restante 3% da pensionati.
A loro si aggiungono i 14 componenti dell’associazione di Protezione Civile “I Lupi”, chiamata – come già avvenuto durante la prima edizione e, storicamente, in occasione del Festival del Diritto – a garantire servizi di supporto e il presidio di pronto intervento e sicurezza durante i cinque giorni della manifestazione.
Il sondaggio
L’appuntamento odierno è stato occasione anche per presentare gli esiti del sondaggio condotto proprio tra i volontari, con l’obiettivo di individuare eventuali criticità e raccogliere suggerimenti che possano ulteriormente migliorare i diversi aspetti su cui i volontari stessi hanno, per il loro impiego in molteplici ruoli, un osservatorio privilegiato, spesso di raccordo tra l’organizzazione e il pubblico.
Come hanno sottolineato, presentando le risposte rilevate, la direttrice di produzione del Festival Renza Malchiodi e la coordinatrice dei volontari Caterina Mozzi del Servizio Eventi del Comune di Piacenza, è emersa una generale soddisfazione per l’esperienza vissuta e per le mansioni assegnate, che spaziavano dall’assistenza nelle sedi degli incontri e l’accompagnamento delle persone con disabilità, all’affiancamento del personale in servizio presso l’Infopoint, la segreteria organizzativa, il punto di accoglienza dei relatori e l’ufficio stampa.
Consigli per crescere insieme
“Valorizzare il ruolo dei volontari – hanno rimarcato – non significa solo attribuire un attestazione personale di merito, ma anche ascoltarne il riscontro e cogliere, dal loro punto di vista, qualche consiglio utile per crescere insieme, ad esempio sulla gestione dei turni, la suddivisione dei compiti e le questioni logistiche (che hanno ricevuto una valutazione mediamente buona), magari anche per favorire, in futuro, l’adesione da parte di persone, in particolar modo i giovani, provenienti anche da fuori Piacenza”.
Particolarmente apprezzate le testimonianze e le riflessioni che due tra i volontari – Giulia Licardi e Costantino Cristiani – hanno condiviso ripercorrendo i giorni del Festival, dall’attività svolta alle parole ispiratrici ascoltate dai relatori, sino alle relazioni umane che si sono create lavorando insieme.
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