Ispirare un futuro più consapevole di ciò che possiamo essere e realizzare. Questo l’obiettivo del Festival del Pensare Contemporaneo che questo pomeriggio ha dato il benvenuto al pubblico piacentino con un’apertura ricca di contenuti, ospitando un mix di musica e poesia per stimolare il pensiero e la meraviglia. Andrea Colamedici, direttore filosofico del festival, durante l’evento ha dialogato con musicisti e artisti, capaci di veicolare le proprie visioni del contemporaneo attraverso diverse forme espressive.
All’apertura del festival erano presenti il curatore, Alessandro Fusacchia, Mario Magnelli per la Fondazione di Piacenza e Vigevano, e il sindaco Katia Tarasconi. Ha condotto la serata Colamedici.
“Questa sessione iniziale è un invito a immergersi nel flusso di idee, suoni e parole che caratterizzano il festival, unendo diversi linguaggi artistici per esplorare e comprendere la nostra contemporaneità”, ha detto il curatore Fusacchia.
“Unire generazioni diverse”
Un flusso di idee concepito per toccare diverse generazioni, come conferma sempre Fusacchia.
“Abbiamo scelto di mescolare figure che vengono da mondi molto diversi tra loro, abbiamo cantanti, medici, filosofi. Abbiamo deciso di mescolare relatori di diversa natura per mescolare i pubblici, una scelta pensata appositamente. Io consiglio alle persone di lasciarsi coinvolgere dal festival, lasciarsi sorprendere, magari decidendo di seguire un incontro su un tema che appare lontano, con relatori che non si conoscono. Così facendo si scoprono cose che d’ora in poi potrebbero starvi a cuore“.
“L’arte è uno degli strumenti principali con cui si impara a pensare, il pensiero è un’attività che siamo abituati a collegare all’azione di un singolo e immobile, un’azione interna. Ma non è così, il pensare è un’attività condivisa, e l’arte in questo senso è uno degli strumenti principali“, commenta Colamedici.
Dopo l’incontro è stata la volta dell’esibizione del duo MammadiMerda (Francesca Fiore e Sarah Malnerich). Le due attrici, utilizzando lo strumento sempre efficace della satira, hanno scattato una fotografia della condizione femminile attuale nello stile comico e dissacrante che le contraddistingue.
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