“Abbiamo deciso di riorganizzare la struttura del network nazionale: uno degli hub esistenti, quello di Piacenza, non svolge più un ruolo centrale nelle attività distributive e quindi cesserà di operare. Le attività che gravavano su quell’hub saranno redistribuite sugli altri oggi esistenti e dal 2022 potenzialmente anche su Novara”. Con una nota, FedEx-TNT annuncia la chiusura dello stabilimento piacentino. Una decisione che va controcorrente rispetto ai piani dell’azienda che invece ha annunciato investimenti e assunzioni in tutta Italia.
Il piano “comprende assunzioni dirette di 800 lavoratori addetti al servizio di smistamento dei pacchi negli hub nazionali di Padova, Ancona, Bari, Bologna, Fiano Romano, Firenze e Napoli Teverola. Ma anche un importante progetto di sviluppo immobiliare per un nuovo grande hub a Novara che sarà operativo verso la fine del 2022. Lo scopo è però prepararsi per la crescita: anche questo è uno sviluppo importante della strategia di FedEx in Italia”.
La notizia ha raccolto lo sdegno del sindacato S.I. Cobas che tempo addietro ha denunciato questa intenzione dell’azienda. Proprio le proteste davanti alla sede piacentina hanno portato all’arresto di Arafat e Carlo Pallavicini.
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