Da domenica l’Emilia Romagna torna in fascia gialla, Bonaccini: “Le restrizioni hanno pagato, ora dobbiamo continuare a essere responsabili”

Vaccinazioni anti Covid, in Emilia-Romagna verso i 5 milioni di somministrazioni. Prima dose al 70% della popolazione

Da domenica 6 dicembre, l’Emilia-Romagna torna in zona gialla. Il passaggio nella fascia a rischio minore rispetto a quella arancione, dove la regione resterà ancora fino alla mezzanotte di domani, verrà formalizzato nella nuova ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata; così come comunicato nel pomeriggio dallo stesso ministro al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

“Le restrizioni di queste ultime tre settimane hanno dunque pagato – afferma Bonaccini – ma dobbiamo continuare a essere responsabili e rispettare le regole; perché l’impegno di tutti per frenare la pandemia deve proseguire, per proteggere la salute di ciascuno, a partire dalle persone più fragili; e anche per aiutare le strutture sanitarie e sociosanitarie -medici, infermieri, operatori- che ogni giorno continuano a fare il loro lavoro in maniera encomiabile”.

La decisione del ministro Speranza segue l’analisi dei dati sull’andamento epidemiologico e la tenuta del sistema sanitario compiuta dal Comitato scientifico e dalla Cabina di regia nazionali nell’ormai abituale aggiornamento settimanale; l’Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, in Emilia-Romagna è sceso sotto l’1, in linea col calo che si riscontra più in generale nel Paese.

Oltre alle misure previste perché zona gialla, da questa mattina è poi in vigore il nuovo Decreto del Governo con i provvedimenti per contrastare la diffusione del contagio valide in tutto il territorio nazionale, in particolare per il periodo delle prossime festività natalizie.

Diverse quindi le regole da rispettare. Ecco le principali.

In zona gialla è consentito spostarsi dalla 5 alle 22 senza dover giustificare gli spostamenti. Confermato il divieto dalle 22 alle 5 del giorno successivo, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (per le quali occorre l’autodichiarazione prevista).

Didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado – il ritorno delle lezioni in presenza, al 75%, è previsto nel Dpcm dal 7 gennaio – e Università; servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie – aperti dalle 5 alle 18, con l’asporto consentito fino alle 22.

Ancora: nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, sempre in base al Decreto governativo, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presìdi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. Restano sospesi gli spettacoli e le mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei; stop alle attività di palestre e centri benessere; raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.

Uso della mascherina a coprire naso e bocca sempre dal momento in cui si esce dalla propria abitazione, fatto salvo che per i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio dell’attività sportiva, nelle modalità consentite, così come restano raccomandati il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani.

Natale e Capodanno

Il Governo ha poi deciso misure specifiche per le vacanze natalizie, valide sull’intero territorio nazionale, oltre a una forte raccomandazione a non invitare nelle proprie case persone non conviventi per pranzi, cene e altre attività conviviali.

In particolare, per quanto riguarda gli spostamenti, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, spostarsi tra regioni e, nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1^ gennaio 2021, è vietato anche ogni spostamento tra comuni, fatti salvi motivi di lavoro, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case in altra regione e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1^ gennaio 2021, anche di quelle in altro comune.

Inoltre, sono vietati gli spostamenti dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1^ gennaio 2021, a parte quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute.

Quarantena al rientro dall’estero

Inoltre, dal 21 dicembre al 6 gennaio chi arriva o rientra dall’estero dovrà presentare al momento dell’imbarco l’attestazione di test molecolare o antigenico con esito negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, o sottoporsi a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni.

Esercizi commerciali e ristorazione

Da oggi e fino al 6 gennaio 2021, l’apertura degli esercizi commerciali al dettaglio è consentita fino alle ore 21.
Negli alberghi dalle 18 del e fino alle 7 del 1^ gennaio 2021 è permessa la sola ristorazione con servizio in camera.

Chiusi gli impianti sciistici

Restano chiusi fino al 7 gennaio 2021 gli impianti nei comprensori sciistici che possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni.

Tutte le misure previste in fascia gialla e nel periodo natalizio sul sito:  https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus

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