“Ho chiesto formalmente se l’Assessore alla pianificazione per lo sviluppo urbano Adriana Fantini abbia tenuto una condotta amministrativa tale da configurare un grave conflitto d’interessi”: dà così notizia dell’Interrogazione consiliare depositata oggi stesso il Consigliere di Piacenza Jonathan Papamarenghi.
L’interrogazione di Jonathan Papamarenghi
“In più occasioni – spiega – abbiamo rilevato come fosse quantomeno inopportuno l’intervento di Fantini nelle pratiche che riguardano il Politecnico di Milano Polo Territoriale di Piacenza, e questo perché la stessa è stata, e pare essere ancora, docente a contratto incaricata dall’Università”.
“Come dissi anche in commissione, io consigliere come anche ogni cittadino piacentino, devo e dobbiamo aver la certezza che chi siede ai tavoli per rappresentare la Città di Piacenza lo faccia nell’interesse esclusivo dell’Ente, ed è proprio a garanzia di ciò che guarda la norma.
Dopo le ripetute segnalazioni in Consiglio e Commissione rimaste prive di un puntuale riscontro – continua Papamarenghi – ho raccolto alcuni atti nel merito che hanno fatto emergere una situazione di leggerezza nella gestione dell’Ente a livelli non immaginabili.
In particolare ho rilevato che in almeno 6 delibere di Giunta inerenti il Politecnico, l’Assessore-docente a contratto non solo non ha lasciato la riunione, ma ha anche partecipato al voto delle stesse. In ben due casi, poi, la stessa era addirittura Relatore, cioè colei che illustra e motiva la delibera alla Giunta per giungere al voto. Delibere che tra l’altro hanno approvato rilevanti incarichi di progettazione e impegni economici per oltre 232mila euro. A tacere poi del recente, pesante, ruolo dell’Assessore nella decisione di chiudere e delocalizzare il Museo civico di Storia Naturale per cederne i locali proprio al Politecnico”.
“Nessun dubbio sull’importanza straordinaria dell’avere il Politecnico nella nostra Città e sostenerlo in ogni modo – chiarisce il Consigliere del Gruppo civico di centrodestra per anticipare qualsivoglia strumentalizzazione della sua istanza -, ma i chiarimenti su un eventuale conflitto d’interessi sono a tutela dell’Ente e di tutta la Comunità alla quale va garantita l’imparzialità dell’azione amministrativa in capo ai membri di qualunque organo collegiale, i quali siano portatori di interessi personali diretti o indiretti, sancita dal Testo Unico degli Enti Locali, e da un’ampia normativa fino alla Carta costituzionale”.
“Proprio a garanzia del miglior operato nell’interesse del nostro Comune – Conclude Papamarenghi – promuoverò analoga istanza, corredata dalla risposta che riceverò dall’Amministrazione comunale, rivolgendomi anche all’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione”.
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