Europe for peace Piacenza riunisce 23 associazioni, gruppi e sindacati del territorio impegnati nell’organizzazione di incontri e manifestazioni contro le guerre, per una cultura della nonviolenza. Abbiamo già espresso nei giorni scorsi sulla stampa locale la nostra ferma e assoluta condanna verso ogni forma di violenza, di aggressione, di atti terroristici e di guerra contro la popolazione civile, sia Israeliana, sia Palestinese nella convinzione che qualsiasi violenza porta sempre con sé morte e distruzione generando solo le basi per ulteriori violenze e successive guerre e ingiustizie senza risolvere i conflitti.

Europe for peace Piacenza la manifestazione del 20 ottobre

Abbiamo anche organizzato il 20 ottobre, una fiaccolata-manifestazione per ribadire il nostro “Sì alla pace nella giustizia! No al terrorismo e no alla guerra”. Non vi è giustificazione alcuna per l’operato di Hamas che ha sterminato intere famiglie di civili, nonostante la disperazione e l’esasperazione del popolo Palestinese, vittima da decenni dell’occupazione, della restrizione delle libertà, della demolizione delle case, dell’espropriazione dei terreni e delle continue provocazioni delle frange radicali della destra israeliana e dei coloni.

Uccisione di vittime innocenti

Come cittadine/i, siamo sconvolte/i dall’uccisione di vite innocenti in Israele per mano di Hamas e a Gaza da parte dell’esercito israeliano. L’uccisione deliberata di civili e la presa di ostaggi sono crimini di guerra secondo il diritto umanitario internazionale e sono da condannare. Nessuna ingiustizia può giustificarne un’altra e siamo seriamente preoccupate/i per Gaza, una delle aree più densamente popolate del mondo, dove sono intrappolate 2,2 milioni di persone, metà delle quali sotto i 18 anni, tra i continui attacchi aerei e un assedio che ha tagliato l’accesso alle forniture di cibo, acqua pulita, forniture mediche, comunicazioni, aiuti umanitari e carburante.

Europe for peace Piacenza un milione di sfollati

Più di un milione di palestinesi sono sfollati dalle loro case. Le Nazioni Unite hanno avvertito che le riserve di carburante negli ospedali di Gaza dovrebbero durare ancora poche ore. Giovedì scorso, Human Rights Watch ha confermato che il fosforo bianco è utilizzato nelle operazioni militari di Israele a Gaza, il che equivale a un crimine di guerra se usato in aree popolate, in quanto può “bruciare le case e causare gravi danni ai civili”.

Appello al Prefetto di Piacenza

Come Europe for peace di Piacenza facciamo appello al Prefetto affinché faccia arrivare al Governo Italiano e all’Europa la richiesta di fare tutto ciò che è in loro potere per svolgere un ruolo attivo di mediazione. Occorre insistere affinché il governo di Israele metta in atto un cessate il fuoco immediato nel rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue e garantire la protezione dei civili innocenti.

Contemporaneamente l’Italia e l’Unione Europea devono impegnarsi, con l’aiuto di una mediazione internazionale, per il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri israeliani. Sosteniamo inoltre la richiesta di Women Wage Peace, gruppo che riunisce donne ebree e arabe da tempo impegnate per la Pace, di prevedere la presenza di donne attiviste per la Pace nelle trattative per la liberazione degli ostaggi e nei futuri tavoli di pace, in accordo anche con una Risoluzione Onu (la 1325 del 2000) che chiedeva di inserire negoziatrici donne nelle trattative di riconciliazione.

E’ giunto il momento che la Comunità Internazionale aiuti i “nemici” a sedersi al tavolo delle trattative per arrivare ad una pace giusta, garantendo la possibilità ad entrambi i popoli di vivere in pace, in sicurezza e con gli stessi diritti.

Da anni Piacenza collabora attivamente con movimenti pacifisti e persone che , sia in Israele che in Palestina, lavorano fianco a fianco per costruire un futuro di Pace e prosperità per entrambi i popoli.