“L’informazione in tempo di guerra”. Si parlerà di pace e di cessate il fuoco, ma anche di Julian Assange, di giornalisti uccisi nei teatri di guerra – primo tra tutti quello palestinese – e di vecchi e nuovi “bavagli all’informazione” tra diritto di cronaca e Costituzione nell’iniziativa che punterà l’attenzione sul rapporto tra conflitti e giornalismo, guerra e informazione in programma a Piacenza domani pomeriggio e sera, mercoledì 28 febbraio.
Tre i testimoni d’eccezione che il comitato piacentino di Europe for Peace porterà dapprima alla “tenda per la pace” allestita in piazza Cavalli, e poi all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant’Eufemia.
Saranno a Piacenza Rino Rocchelli, papà di Andy, fotoreporter ucciso nel 2014 in Donbass, che tra l’altro è tra i fondatori di Cesura, il collettivo internazionale di fotoreporter che ha sede in Valtidone e lavori all’attivo in tutto il mondo; con lui il fondatore di Articolo21.org ed ex presidente della Federazione nazionale della Stampa, il giornalista Giuseppe Giulietti e la professoressa Paola Barretta, dell’Osservatorio di Pavia presso l’omonima Università.
L’appuntamento per tutti è duplice, alle ore 16:00 presso la tenda di Europe for Peace in piazza Cavalli, e dalle 17:30 in Fondazione (via Sant’Eufemia) dove, con la conduzione del giornalista Mattia Motta, si discuterà de “L’informazione in tempo di guerra”.
Al mattino, Paola Barretta incontrerà gli studenti di alcuni istituti superiori della città per parlare di conflitti e migrazioni.
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