La principale preoccupazione è che i costi dell’energia fuori controllo, senza una risposta europea e italiana rischino di mettere in ginocchio il nostro paese, di far saltare le imprese e i posti di lavoro. Noi chiediamo che il governo intervenga prima dell’Europa: crediamo che questo sia possibile con il raddoppio del credito di imposta, con l’intervento “bollette luce sociale” sul modello di quello che ha fatto il governo austriaco due giorni fa attraverso l’acquirente unico. E poi il tetto, con il disaccoppiamento tra energia prodotta da rinnovabili ed energia prodotta da gas per evitare che gli aumenti continuino”.
Lo ha detto Enrico Letta, segretario del Pd, oggi a Piacenza per visitare la cooperativa Geocart in via degli Spinoni: Letta era accompagnato dai candidati della lista Italia Democratica e Progressista, Paola De Micheli, Beatrice Ghetti e Giuseppe Negri.
“Ma soprattutto bisogna che a livello europeo vengano rotte le ultime resistenze. Visto che Orban continua a mettere il proprio veto per aiutare Putin ed è evidente che questa posizione è incompatibile con l’essere europei. Io credo che tutti i partiti italiani dovrebbero dire con grande forza che Orban è un nemico dell’Italia e dell’Europa perché quello che sta facendo sull’energia è assolutamente intollerabile”.
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